Nato e sparito il Gesù Bambino rubato dal presepe del bobolar

L’atto vandalico tra la notte di Natale e quella di ieri: è durata poco più di 24 ore l’esposizione della statuina artistica del presepe progettato da Ferruccio Visintin
Bonaventura Monfalcone-26.12.2018 Presepe con gesù bambino rubato-Bobolar-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-26.12.2018 Presepe con gesù bambino rubato-Bobolar-Staranzano-foto di Katia Bonaventura



Vandali in azione in piazza Dante, a Staranzano. È sparita la statuina artistica di Gesù Bambino dal presepe costruito con tanta passione sotto il secolare albero “bobolar”, simbolo del paese, dai volontari delle associazioni Pro loco, Basket de ràza e Unione Casoni della Quarantia. È stata quindi di breve durata, poco più di 24 ore la sua esposizione nella mangiatoia che rievoca la Natività di Betlemme, con a fianco la Madonna e San Giuseppe. È stata anche danneggiata, per fortuna in modo lieve, parte della struttura, ed è stata staccata una cornice di corteccia rimasta penzolante che arricchiva l’ingresso della capanna.

L’insano gesto, secondo le prime informazioni, sarebbe avvenuto tra la notte di Natale e quella di Santo Stefano perché la statuina era stata posizionata alla messa di mezzanotte, celebrata poco prima nella chiesa di San Pietro e Paolo. Ma ieri nella mattinata non era più al suo posto. Scomparsa. Ad accorgersi della sparizione sarebbe stato proprio il progettista del presepio, Ferruccio Visintin, definito “architetto e poeta” per aver illustrato all’inaugurazione le varie fasi della costruzione apportando diverse novità rispetto al passato. Nel suo lavoro di assemblaggio hanno collaborato con impegno Paolo Cracalich e Nerio Moimas, rendendo il risultato come uno dei più belli realizzati negli ultimi anni. Del fatto è stato subito informato ieri mattina il nuovo parroco di Staranzano, don Paolo Zuttion che è rimasto molto sorpreso. «È arrivato in chiesa poco prima della messa delle 8.30 il signor Visintin – ha affermato don Paolo – e mi ha riferito del fatto. Per non lasciare il giaciglio della capanna vuoto, avevamo cercato di trovare insieme una soluzione e sostituire il Bambino mancante con un altro. Purtroppo quello che abbiamo trovato era di dimensione più grande rispetto a quelle degli altri pastori e abbiamo rinunciato. Vedremo cosa si potrà fare in questi giorni». Il sindaco di Staranzano, Riccardo Marchesan, che ieri mattina era ancora all’oscuro dell’atto vandalico, è rimasto molto amareggiato per quanto successo. «Sono da condannare nel modo più assoluto – ha affermato con rammarico – queste profanazioni che vengono perpetrate a danno di questi simboli. Ma forse stavolta potremo ricavare qualche informazione in più di quanto è accaduto e scoprire oltre quello che già sappiamo».

Sopra la Stella Cometa, infatti, attaccato sul tronco del “bobolar”, campeggia un cartello con la scritta “Attenzione area sottoposta a videosorveglianza”. In prossimità del monumento una telecamera riprende le immagini a 360° per 24 ore di seguito e tra qualche giorno si potrebbe conoscere qualche elemento per quanto riguarda gli autori. Nella mattinata di ieri, alcuni visitatori della Natività in piazza, si sono accorti della mancanza della statuina del Bambino e hanno espresso condanna per il gesto vandalico. «Gesù nato e rubato - ha commentato una donna -. Peccato che non vengono mai beccati i colpevoli. E se li trovano e li portano dentro, dopo un po’ sono subito fuori». Gli ultimi vandalismi contro la Natività sotto il “bobolar” erano stati perpetrati una decina di anni fa quando fu trafugata la figura della statua della Madonna. Qualche anno dopo, invece, altri teppisti (forse gli stessi) spaccarono le gambe del Bambinello e anche in quella occasione dei colpevoli neanche l’ombra.—



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