Negli stand di Monfalcone in fiore l’ottimismo degli addetti ai lavori

la rassegna
La terza edizione di Monfalcone in Fiore è stata tenuta a battesimo dalla Bora. A inaugurare la kermesse il sindaco Cisint e l’assessore regionale Callari. Tra gli stand allestiti in piazza della Repubblica e piazza Unità, c’è stato un certo andirivieni e acquisti. A conferma di come la mostra mercato sia attesa da monfalconesi e non. Ad attirare l’attenzione come sempre le piante aromatiche, ma anche la vasta selezione di piante grasse arrivate dal lago Maggiore, le tante varietà di agrumi dalla Sicilia e gli alberi da frutto e da giardino dal Veneto. Per il comparto l’ultimo anno sembra essere stato a due facce, con differenze notevoli dell’impatto della pandemia su garden e dettaglianti da un lato e realtà che invece puntano anche su fiere e mostre dall’altro. «Per certi settori l’ultimo anno è andato molto bene, ma per chi vive di fiere e mostre è stata dura», ha spiegato Renzo Marconi, presidente dell’associazione dei produttori florovivaistici Promoflor, a Monfalcone da Verbania con la sua azienda Cactus Lago Maggiore e un’incredibile varietà di piante grasse. Opinione condivisa anche da Domenico Nervo che da Loria, Bassano del Grappa, ha portato a Monfalcone piante da frutto e da giardino. L’evento organizzato da AssoflorItalia con il Comune e la Flash di Vincenzo Rovinelli, èuna boccata d’ossigeno. «È un appuntamento che si tiene inoltre in una città che presta attenzione al verde e che merita», ha aggiunto Marconi, invitando quindi chi ci abita e chi la visita a immortalare aiuole e angoli fioriti con la App Italiafiorita, sviluppata da Promoflor per valorizzare gli angoli d’Italia più verdi grazie alla partecipazione dei cittadini. Intanto allo stand c’è chi ammira i diversi tipi di piante grasse in mostra. «Il mio è un prodotto di nicchia, ma al quale si stanno avvicinando più persone», ha aggiunto Marconi. Il negozio monfalconese Karma Fiori in piazza, a solo qualche centinaio di metri dal suo spazio in via Rosselli, ha invece portato piante aromatiche e da giardino, dalle rose ai gerani, ma anche da interno, come diverse orchidee. «All’inizio della pandemia è stata dura, ma poi abbiamo visto tanta voglia di abbellire balconi, giardini e anche gli interni delle case – ha detto Anna –. Si sono avvicinate anche persone che prima non avevano mai curato troppo il verde. In queste ultime settimane c’è stata una grande richiesta di tulipani». E Monfalcone in fiore, cui l’attività è stata presente anche lo scorso anno, ha consentito di farsi conoscere a una platea più vasta, fatta anche di residenti stranieri, attenti soprattutto alle piante aromatiche e agli ortaggi. La rassegna prosegue oggi, domani e domenica. —
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