Negozianti esasperati dal “cantiere lumaca”

La fine dei lavori di pedonalizzazione tra piazza Oberdan e piazza Sant’Antonio slitta a luglio. Nessuna certezza sui dehors. «Così però buttiamo via la stagione»
Lasorte Trieste 29/03/18 - Via XXX Ottobre, Lavori
Lasorte Trieste 29/03/18 - Via XXX Ottobre, Lavori

Da un lato il ritardo oggettivo nella consegna del cantiere, dovuto anche al maltempo e alle difficoltà di far marciare allo stesso ritmo i vari attori coinvolti. Dall’altra le voci, alimentate pure da un confuso passaparola, su ulteriori ostacoli da superare per riuscire finalmente a tornare alla normalità. Abbastanza insomma per creare allarme tra negozianti ed esercenti di via XXX Ottobre, che attendono con ansia la fine dei lavori di sistemazione dell’area per sfoggiare tavolini, sedie e altri arredi in grado di richiamare clienti a frotte. La bella stagione infatti è alle porte, ma il cantiere del valore di poco meno di un milione - iniziato lo scorso settembre per la pedonalizzazione del tratto da piazza Oberdan a piazza Sant'Antonio, e la ripavimentazione dello stesso, con tanto di allargamento dei marciapiedi per la pista ciclabile - invece di concludersi a maggio, verrà chiuso a luglio. Così dice l'assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi.

Non bastasse, alcuni commercianti non hanno ben compreso come muoversi per ottenere le concessioni per l'occupazione del suolo pubblico e presentare dunque i progetti per l'allestimento delle aree esterne. «Nel tratto in cui ci troviamo noi - spiega Gianluca Breggion, titolare de “Al Cappellaio Matto”, presente nell’isolato tra via Milano e via Valdirivo - i lavori pare siano già terminati da due settimane eppure, da quello che abbiamo capito, non possiamo né presentare i progetti per i dehors né tantomeno metterli finché non finisce l'intero cantiere, che si conclude dopo via Machiavelli. Siamo contenti di questo progetto, noi stessi abbiamo iniziato la raccolta firme anni fa per riuscire a ottenere la pedonalizzazione, però così sembra una presa in giro». Gli fa eco Davide Fioretti, proprietario del negozio di frutta e verdura “Trieste funghi shop”: «Se ci danno l'ok, presentiamo il nuovo progetto. Di solito esponiamo tantissima merce, è come se avessimo un secondo negozio fuori, la tenda infatti misura otto metri e abbiamo quattro bancali. Ora pago un magazzino per contenere questi ingombri».

Nonostante i lavori siano già terminati nel primo tratto di via XXX Ottobre, anche il titolare dell'Antico buffet Benedetto, Giacomo Orrano, non sa bene come dovrà procedere: «Mi sembra sia necessario attendere la chiusura complessiva dei lavori - annota -, ma non me ne sono occupato io direttamente, quindi non lo so». Qualcuno poi si chiede perché sono stati fatti nuovamente dei buchi, dopo la pavimentazione, per l'inserimento dei futuri semafori. AcegasApsAmga però smentisce, spiegando che erano già stati predisposti.

Nella seconda porzione della strada, tra via Valdirivo e via Torrebianca, dove mancano ancora da ultimare marciapiedi e asfalto, sono due negozianti in particolare a non vedere l'ora che l'ambaradan si concluda. «Ho chiesto a un operaio quando questo pezzo sarà pronto, mi dicono a ottobre - dice Stefano Fierro, a capo della pizzeria al taglio “La Napa” -. Per ora, dunque, non so cosa devo fare per avere le varie autorizzazioni. Non posso che aspettare, confidando nel fatto che, una volta finiti i cantieri, avremo una strada bellissima». «L’impossibilità di sistemare arredi esterni ci penalizza tutti - evidenzia Emanuele Bonutti della profumeria “Belle et beau” -: i clienti, vedendo il cantiere, e si allontanano. Auspichiamo dunque si faccia velocemente, perché la primavera è alle porte, anche se sappiamo che Comune e ditte stanno lavorando con il massimo impegno». Non nasconde la sua preoccupazione nemmeno Chiab Youness dell'Oro bar: «Tra crisi, tasse e cantiere io a malapena riesco a pagare le bollette, ci perdo sempre di più». C'è qualcuno però che è già riuscito a ottenere l'ok per i dehors: il bar Tivoli. «In un mese abbiamo fatto tutto - dice il titolare Silvano Brainik - . Elisa Lodi è stata molto presente, peccato non averla avuta prima».

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