«Nella Bassa esiste già un acquedotto»

Nella querelle il consigliere Rossetti scopre un documento: «Ho smascherato il Comune di Cervignano»

CERVIGNANO. Il capoluogo della Bassa e i Comuni limitrofi sono attraversati da una rete sotterranea di acquedotto. Lo sostiene il capogruppo della civica di opposizione, Antonio Rossetti, che, documenti alla mano, punta il dito contro la classe politica, rea di «nascondere la verità». «Penso sia giunto il momento – attacca Rossetti - che i politici del nostro territorio trovino il coraggio di dichiarare pubblicamente che l'acquedotto, nella Bassa, esiste già da anni. Ho sollevato la questione più volte, in Consiglio comunale, presentando documenti del Cafc, dei Comuni, mappe e fotografie. L’iniziativa forte della lista civica “Le Fontane” ha messo con le spalle al muro l’amministrazione, bloccando ogni velleità di ampliamento della rete già esistente. Resto basito quando sono costretto a prendere atto di rinnovate, pervicaci dichiarazioni pubbliche palesemente demagogiche. Ci dicono che non ci sarà alcun acquedotto nella Bassa. Il consigliere regionale Travanut ha dichiarato, ironicamente, che «vogliono offrirci l’opera acquedottistica per salvaguardare la nostra salute». Travanut, da sindaco di Cervignano, deliberò la costruzione dell’acquedotto il 19 aprile 1991, verbale numero 36. Si può dire che l’opera acquedottistica l’ha offerta proprio lui, a noi tutti».

Rossetti getta benzina sul fuoco: «La spesa sostenuta per la sola Cervignano fu di oltre 10 miliardi di vecchie lire. La rete fu costruita in tre lotti, negli anni 1992, 1993 e 1994. Nella delibera si legge chiaramente che l’opera servirà il capoluogo e le frazioni di Scodovacca, Muscoli e Strassoldo, per una popolazione stimata di 14.100 abitanti residenti. L’acquedottizzazione è opera compiuta e riguarda non solo Cervignano ma anche i Comuni vicini. Lo provano gli atti amministrativi dei Comuni, i documenti e le mappe del Cafc. Cervignano si trova al crocevia dell'acquedotto della Bassa. La conduttura principale pesca al serbatoio di Fauglis, attraversa il territorio di Torviscosa, entra a Cervignano da ovest servendo le utenze della zona di via Novai (come documentato dal Cafc) e prosegue verso est con diramazioni per Ruda e Villa Vicentina. Piega poi a sud per servire le utenze dell'area Rossato, con una rete minore di tubi, e si ramifica verso Terzo, Fiumicello e Aquileia. Chilometri e chilometri di condutture. Tutta la Bassa è interessata. Sostenere che non ci sarà alcun acquedotto è una sciocchezza, la rete esiste da anni».

Elisa Michellut

Riproduzione riservata © Il Piccolo