Niente più Allianz Dome: l’impianto di Valmaura è di nuovo PalaTrieste

Si è conclusa la sponsorizzazione del colosso assicurativo, si cerca un nuovo marchio per l’impianto di Valmaura
Lorenzo Gatto
Il Palatrieste
Il Palatrieste

TRIESTE L’impianto dai tre nomi è tornato...PalaTrieste. L’Allianz Dome non esiste più, si è concluso il contratto di sponsorizzazione dell’impianto di via Flavia e in questo momento il palas è in cerca di una nuova sponsorizzazione. Senza sponsor il Palasport, senza sponsor la squadra che vi abita e purtroppo nella geografia del basket italiano rimane un caso più unico che raro.

Non si tratta ovviamente di una mera questione di intitolazione del PalaTrieste. Il nome Allianz Dome ha significato un apporto attorno ai 300mila euro l’anno in soccorso alla gestione della struttura ora affidata alla Pallacanestro Trieste. Una gestione che è diventata sempre più onerosa. Una questione aperta tra il club biancorosso e il Comune di Trieste: il presidente Richard de Meo vorrebbe un prolungamento della concessione per poter pareggiare gli interventi che vorrebbe apportare alla struttura, per sei mesi non ci sono state risposte istituzionali ma proprio nei giorni scorsi in occasione del blitz triestino dello stesso de Meo ci sarebbero stati segnali positivi. Fermo restando che riuscire a trovare un nuovo munifico sponsor al PalaTrieste farebbe un gran favore sia alla proprietà della Cotogna Sports Group che all’amministrazione comunale.

La caccia per un nuovo marchio cui intitolare il palazzone di Valmaura è comunque già partita, così come quella per un main sponsor sulle maglie biancorosse griffate con un logo societario che nel frattempo ha subito un lieve restyling (ora si legge solo Pallacanestro Trieste, non c’è più il 2004).

L’intitolazione “commerciale” negli ultimi tempi ha messo in secondo piano quella commemorativa. Una targa ricorda che l’impianto è dedicato a Cesare Rubini e la dicitura PalaRubini effettivamente ha trovato un riscontro a livello mediatico nazionale. La riconoscibilità del legame tra il “Principe” e la sua città natale però finora resta limitata a quella targa, nonostante i tentativi da parte della famiglia di dare una collocazione permanente alle memorabilia del due volte Hall of Fame. Il rischio è che il tributo a Rubini diventi come quello a Giorgio Calza, il lottatore cui è intitolato il Palasport di Chiarbola.

Per adesso, quindi, riecco il PalaTrieste. Casa della Pallacanestro Trieste. Di sicuro nessuno da fuori città potrà rischiare di equivocare sull’identità di impianto e squadra...La triestinità è acclarata, arrivasse uno sponsor però ci sarebbero più sorrisi in via Flavia e anche in piazza dell’Unità.

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