Niente rete fognaria? Bolletta più leggera

Da quest’anno non si dovrà più pagare il costo se non si usufruisce dell’allacciamento
Lasorte Trieste 14/05/12 - Via dei Rettori, Uffici EstEnergy, AcegasAps, Palazzo Marenzi
Lasorte Trieste 14/05/12 - Via dei Rettori, Uffici EstEnergy, AcegasAps, Palazzo Marenzi

Buone notizie per i circa 10mila triestini che dispongono di un pozzo nero nel terreno di proprietà. A partire da quest’anno non dovranno più pagare, come avveniva in passato, per l’allacciamento alla rete fognaria, cioè per un servizio del quale non usufruivano. È evidente che chi può scaricare le acque nere e grigie nel pozzo nero non necessita di un collegamento con la rete fognaria cosiddetta “dinamica”. Nel passato però la normativa stabiliva che, in virtù della residenza in un determinato Comune, fosse comunque obbligatorio partecipare alle spese di gestione delle acque.

A sancire la novità che cambia completamente i termini della legge è stata l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e l’acqua che alla fine del 2013 ha rinnovato la normativa che disciplina la materia. A illustrarla nel dettaglio è stato ieri l’ingegner Igor Bonat, dirigente dell’AcegasAps, intervenuto alla seduta della Commissione consiliare per la Trasparenza, presieduta da Manuela Declich, alla quale era stato invitato per spiegare la situazione. Ad AcegasAps nel tempo sono pervenute molte proteste determinate dal fatto che nelle bollette inviate agli utenti appariva la voce di costo relativa all’allacciamento alla rete fognaria anche nei casi in cui il titolare del contratto disponeva di un pozzo nero.

«Stiamo predisponendo un accurato studio per creare un elenco di utenti che non dovranno più pagare il costo della partecipazione alla rete fognaria, anche perché di fatto non la utilizzavano – ha detto Bonat – ma valuteremo anche, in base alle nuove normative, i casi in cui dovremo restituire somme incassate e non dovute». Su questo fronte Bonat non ha potuto essere più preciso perché la situazione è piuttosto complessa e sono migliaia i triestini, gran parte dei quali residenti sull’altopiano, interessati alla vicenda.

Altro capitolo è quello che riguarda le 764 richieste di correzione dei contratti in essere da parte dei titolari proprietari di pozzi neri che pagavano comunque per l’allacciamento alla rete fognaria. «Si tratta di situazioni – ha ripreso Bonat – antecedenti la recente modifica normativa e che traevano origine da sbagli fatti nella compilazione dei contratti. A 676 richieste abbiamo già risposto provvedendo alle necessarie modifiche – ha concluso il dirigente di AcegasAps – gli altri 88 casi sono in itinere, ma li sistemeremo tutti dopo aver eseguito i necessari controlli».

Sull’argomento ha espresso forte perplessità Marino Sossi (Sel): «Se AcegasAps, a qualsiasi titolo – ha osservato – ha incassato somme non dovute, sarà necessario approfondire nelle sedi opportune, perché si potrebbero configurare fattispecie che vanno ben al di là del semplice errore». (u.s.)

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