Non pagate 410 magliette: ingiunzione a Trieste Libera

Il movimento di Giurastante aveva acquistato da Riccardo Novacco uno stock di t-shirt per 2300 euro. Ma dopo due acconti gli indipendentisti non hanno mai saldato il conto
Le magliette del Movimento pubblicizzate sul sito Internet
Le magliette del Movimento pubblicizzate sul sito Internet

Indipendenti, traspiranti, colorate e con la scritta verticale “Trieste Libera”, disponibili non solo in tutte le taglie ma anche nei colori bianco, rosso e blu. Ben 410 magliette di questo tipo - pubblicizzate per qualche tempo sul sito dell’Mtl e poi ritirate dal mercatino on line - ora stanno creando non pochi problemi e imbarazzo allo stesso movimento indipendentista triestino presieduto da Roberto Giurastante. Le t-shirt dovevano essere vendute in occasione in una delle manifestazioni che hanno avuto luogo nello scorso settembre. E per questo motivo erano state ordinate e ritirate proprio nei primi giorni di quel mese.

«Pagatemi le magliette», ha chiesto più volte Riccardo Novacco, ex presidente della Fiera ma anche amministratore della ditta Intergrafica al quale si era rivolto Emanuele Mapelli che in nome e per conto del movimento aveva ordinato 410 pezzi versando subito un acconto di 150 euro. Erano stati concordati gli aspetti tecnici e produttivi e definito il costo. Il prezzo pattuiito era stato di 2mila 300 euro.

«Le magliette - spiega Novacco - sono state consegnate direttamente al signor Mapelli il giorno 2 settembre. In quell’occasione ha pagato un secondo acconto di 200 euro. Poi non ho visto più nulla».

L’imprenditore ha infatti cercato più volte di mettersi in contatto con qualche responsabile degli indipendentisti triestini che, proprio nei giorni di settembre, avevano organizzato due manifestazioni una per il 14, l’altra per il 15. Ma, a quanto pare, non ha avuto alcuna risposta positiva. I soldi non sono mai arrivati.

Tant’è che - ventilando l’ipotesi di avviare un procedimento giudiziario - si è rivolto all’avvocato Alberto Kostoris che ha inviato una raccomandata dal contenuto secco e perentorio sia a Emanuele Mapelli, in agosto delegato all’acquisto delle 410 magliette colorate, che al Movimento Trieste Libera.

Nella lettera Kostoris rileva che «l’obbligazione (ndr, il debito contratto) resta in capo ad entrambi i destinatari in quanto il Movimento Trieste Libera è il fruitore della merce fornita e il signor Mapelli la persona che ha personalmente contratto l’obbligazione stessa».

La prova dell’utilizzo delle magliette non - per ora - pagate sta nel fatto che sono state ampiamente pubblicizzate sul sito del movimento indipendentista. Vengono definite «La nuova linea gadgests del Movimento Trieste Libera». E poi vengono descritte come capi tecnici «di nuova generazione in grado di espellere velocemente l’umidità verso l’esterno mantenendo il corpo sempre asciutto. Si asciuga velocemente e non necessita di stiratura mantenendo forma e colori inalterati nel tempo». Così fino a qualche tempo fa. Dopo qualche settimana di pubblicità le magliette traspiranti degli indipendentisti sono state improvvisamente rimosse dalla pagina web. Rimangono, per la cronaca, penne, magneti e altri simpatici oggetti destinati agli iscritti.

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