Non solo impianti L’area verde riparte dalla gestione del bar

La trasformazione dell’area verde di via Valentinis in una realtà sempre più accogliente, nei confronti dei monfalconesi di diverse fasce d’età, riparte dalla riapertura del bar di cui il più grande giardino pubblico è sempre stato dotato dalla sua nascita, trent’anni fa.
Chiuso da oltre 5 anni, da quando l’ultimo gestore ha gettato la spugna a fronte di scarsi incassi e ripetuti atti vandalici, il locale pubblico che ritornerà ad animare l’area verde, dalla primavera inoltrata, sarà molto diverso dalla sua precedente versione. Rifatti tutti gli impianti, così da metterli in sicurezza e a norma, anche gli interni e gli esterni sono stati sottoposti a un radicale restyling. Sia nelle finiture sia nella suddivisione degli spazi, dotati inoltre di una cucina. Anche se non equiparabile a quella di un ristorante, la cucina consentirà al locale di ampliare la propria offerta e la propria capacità attrattiva.
L’amministrazione comunale ha quindi deciso di legare la gestione del bar a quella complessiva dell’area verde, dove l’ente effettuerà nuovi investimenti sugli impianti sportivi nell’arco dei prossimi due mesi e sulla cura del verde. Il giardino pubblico rimarrà, però, in modo certo e indiscutibile, come chiarito ieri dal sindaco Anna Cisint, a fruizione del tutto libera da parte dei cittadini. Secondo l’amministrazione, il vissuto, abbastanza recente, dell’area verde, vittima di reiterati atti vandalici, non rappresenterà un ostacolo. La ristrutturazione del locale pubblico ha compreso l’installazione di un sistema di videosorveglianza a protezione del perimetro dell’intero edificio, mentre tutte le finestre sono state dotate di inferriate, ora presenti solo in alcune aperture. Gli spazi interni, dove le controsofittature sono state impiegate per caratterizzare in modo diverso le funzioni delle aree (bar e ristorazione), secondo il progetto elaborato dall’architetto Beatrice Pecoraro e che ha richiesto una spesa complessiva di 142 mila euro, troveranno uno sviluppo all’esterno con una grande pedana allo stesso livello della palazzina. Si è messa mano anche ai servizi igienici.
Per incentivare l’interesse di imprenditori del settore, che dovranno attrezzare il locale, oltre appunto occuparsi anche dell’apertura e chiusura del giardino, dove potranno però realizzare degli eventi, il canone di locazione dovrebbe essere inferiore ai 300 euro mensili. Gli indirizzi del bando approvati dalla giunta venerdì prevedono una concessione della durata di 6 anni, in modo da consentire ai privati di ammortizzare gli investimenti, ma anche la chiara indicazione che sarà premiata la qualità della proposta avanzata. Rispetto al progetto di arredo, interno ed esterno, e di investimenti per rendere l’area ancora più attrattiva, il programma di sviluppo delle attività del bar, quello di promozione e organizzazione di eventi. Peserà anche il curriculum, comunque.
Il Comune garantisce una maggiore sorveglianza del giardino, l’applicazione nello stesso del Regolamento di polizia urbana (Daspo urbano compreso, dopo il via libera ottenuto all’inserimento della novità da parte del Consiglio comunale mercoledì) e un confronto costante con il gestore. L’ente continuerà inoltre a occuparsi della manutenzione del verde e delle attrezzature e gli impianti dedicati allo sport che rappresentano una ricchezza e una caratteristica dell’area verde di via Valentinis. Se il gestore, come peraltro il Comune, potrà realizzare attività, spettacoli, concerti per attrarre pubblico e clienti, allo stesso tempo non potrà installare sistemi di giochi d’azzardo “di qualsiasi natura e tipologia” nel bar e in qualsiasi altro punto dell’area. Il bando sarà pubblicato a fine del mese, in modo che il gestore sia individuato con la conclusione della ristrutturazione, in dirittura d’arrivo, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Nicoli, preannunciando ulteriori interventi sugli impianti sportivi, dopo quello sull’edificio del bar, delineato nell’ultimo scorcio del mandato della precedente amministrazione comunale.
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