Non solo osterie ma anche golf e maneggi
SAN FLORIANO. A dieci lustri di distanza, oggi nuove norme disciplinano le Strade del vino, la cui competenza è demandata alle Province. Sentiamo in proposito Roberto Komjanc (che sarebbe venuto alla luce nel ’67), presidente dell’attuale “Strada del vino e dei sapori del Goriziano”, il quale pur consapevole che nel Collio si producano vini fra i migliori al mondo, spiega come ciò «non sia sufficiente, poiché il territorio deve saper valorizzare gli aspetti storici che lo caratterizzano. Perciò mi auguro - dichiara - che, come nel ’63, la Strada del vino sia il presupposto per favorire la promozione della zona e dei suoi prodotti e serva per incentivare l’accoglienza degli enoturisti nelle nostre aziende».
Il neopresidente del Consorzio Collio, Robert Princic, ancora più giovane, ha già concordato con il conte Michele Formentini la presentazione della sua pubblicazione “Il cinquantenario della Strada del vino del Collio” nei primi giorni di giugno, quando a San Floriano di svolgerà il tradizionale “Likof”.
Anche durante questo fine settimana sarà possibile effettuare piacevoli gite nel Collio e magari approfittare dei numerosi locali che nei decenni si sono moltiplicati ed abbellitiPiste ciclabili realizzate dalla Provincia, iniziative come “Collio in vespa”, investimenti in attrezzature turistico-sportive (Equitazione, golf) e molte altre si sono succedute negli anni, ma quella prima Strada del vino resta l’esempio da seguire per sviluppare un territorio che offre non solo vini fermi e spumanti, ma anche ristorazione di diversi livelli e qualità, olio d’oliva, aceto, prodotti gastronomici di nicchia e a opere dell’uomo capaci di attrarre turisti e di creare quell’incoming che tutti desiderano.(s.c.)
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