Nonno distratto all’asilo ritira il bambino sbagliato

UMAGO. Potrebbe fornire lo spunto per una storia romanzata tutta da ridere l'insolita vicenda di uno scambio involontario di persone in questo caso di bambini, da parte del nonno distratto per non...

UMAGO. Potrebbe fornire lo spunto per una storia romanzata tutta da ridere l'insolita vicenda di uno scambio involontario di persone in questo caso di bambini, da parte del nonno distratto per non dire imbranato, ripresa un po' da tutti i media in Croazia.

E quando si temeva il peggio, cioè un rapimento, tutto si è aggiustato e le due famiglie coinvolte hanno tirato un sospiro di sollievo. Il nonno protagonista della storia, si è recato all'asilo italiano “Girotondo” per prelevare il nipotino e riportarlo a casa, alla fine del soggiorno.

Senonchè l'ingresso del “Girotondo” è vicino a quello dell'asilo croato “Duga” frequentato da un bambino non solo della stessa età, ma anche dello stesso nome e cognome dell'altro.

Evidentemente il nonno presentatosi nello spiazzo dinanzi ai due asili avrebbe detto a una delle educatrici all'ingresso di esser venuto a prendere il nipotino facendo il suo nome e cognome. L'educatrice senza pensarci troppo gli ha consegnato il bambino dell'asilo croato che il nonno ha preso per mano recandosi a casa.

Strano che né il nonno e neanche il piccino si siano accorti dell'equivoco. Sta di fatto che nell'asilo italiano nessuno è venuto a prendere il bambino per cosi dire giusto, per cui l'educatrice ha chiamato i genitori.

Doveva venire a prenderlo il nonno, hanno risposto, evidentemente si è dimenticato. Poi per verificare hanno chiamato il nonno. Non preoccupatevi ha risposto quest'ultimo, il bambino è con me.

Vista la confusione, i genitori si sono recati all'asilo trovando lì il figlioletto, che attendeva impaziente che qualcuno venisse a prenderlo. I genitori dell'altro bambino intanto si erano allarmati poichè il loro piccino era sparito.

Poi, prima che sorgesse il panico, l'equivoco è stato chiarito e i bambini hanno potuto riabbacciare i genitori giusti. Va detto che come annunciato dall'assessore cittadino alle attività sociali Slavisa Smalc, l'educatrice citata incapperà in rigorose sanzioni disciplinari per aver violato la precisa regola sulle persone cui si può consegnare i bambini alla fine della giornata.

All'atto dell'iscrizione, dice la regola, i genitori indicano con una dichiarazione firmata, il nome di altre tre persone cui si può consegnare il bambino. Possono essere i nonni, la zia, o un vicino di casa ma nessun altro.

(p.r.)

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