Noto imprenditore vitivinicolo muore per la puntura di un calabrone

Stefano Bergomas è deceduto a 53 anni. Soffriva di allergia. Era titolare dell’agriturismo Villy di Mariano del Friuli, a Corona. Non è riuscito a utilizzare il kit salvavita

Marco Silvestri

GORIZIA. Non ce l’ha fatta Stefano “Villy” Bergomas, 53 anni, il titolare dell’agriturismo da Villy di Corona a Mariano del Friuli. Era ricoverato in coma da dieci giorni, da domenica 17 luglio, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia per lo choc anafilattico subito in conseguenza di una puntura di calabrone.

L’imprenditore è deceduto nella notte tra martedì e mercoledì senza aver mai ripreso conoscenza. I medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita ma ogni tentativo è stato purtroppo vano. La tragedia si è consumata dieci giorni fa nello spazio di pochi minuti. Stefano Bergomas si trovava nel suo agriturismo ed era ormai alla fine di una lunga e impegnativa giornata lavorativa quando, dopo aver servito gli ultimi clienti, è stato punto da un calabrone.

Sapendo di essere allergico a questi tipi di insetti ha cercato il kit di cui era dotato per effettuare l’iniezione che consente di contrastare gli effetti della puntura dell’insetto. Proprio per questo aveva sempre a portata di mano la valigetta di medicinali adatti allo scopo. Purtroppo però le circostanze non gli sono state favorevoli e non ha avuto il tempo di utilizzare la siringa: all’improvviso ha perso i sensi perché la reazione allergica è stata molto violenta.

Quando i familiari si sono accorti di quello che era accaduto l’hanno soccorso e chiamato immediatamente l’ambulanza del 118. Stefano a quel punto era già in gravissime condizioni: in queste situazioni è provvidenziale farsi subito la puntura salvavita per evitare gravi conseguenze ma i minuti intercorsi prima dell’arrivo dei medici sono stati fatali all’uomo che ha subito danni cerebrali.

I sanitari arrivati sul posto hanno cercato di rianimarlo e poi trasportato immediatamente in ospedale a Gorizia. Bergomas ha lottato dieci giorni e alla fine ha dovuto arrendersi. Le punture di calabroni causano la trasmissione di sostanze venefiche dall’insetto all’uomo e, per i soggetti che mostrano un’ipersensibilità specifica, provocano reazioni allergiche che possono avere conseguenze molto gravi. Come è successo all’imprenditore di Mariano che già un paio di anni fa era rimasto vittima di un episodio analogo: in quell’occasione, dopo la puntura dell’insetto, tutto era finito bene e si era salvato per il rotto della cuffia perché i soccorsi erano stati fatti in tempo.

Stefano Bergomas era nato il 24 maggio 1969 e, dopo le scuole dell’obbligo, aveva cominciato subito a lavorare nel settore agricolo e vitivinicolo portando avanti la tradizione di famiglia e diventando un imprenditore di grande successo grazie alle sue capacità professionali e umane e ad un agriturismo conosciuto in tutto il Friuli e anche oltre.

Era anche molto attivo nel mondo del volontariato locale: faceva parte del gruppo alpini Virgulin di Mariano e Corona e della sezione marianese della Fidas Isontina dei donatori di sangue. Lascia la compagna Virna, il figlio Marco, il papà Vilibaldo, la mamma Lina, la sorella Cristina e il cognato Ivano e tanti, tantissimi amici. I funerali si svolgeranno nella chiesa parrocchiale dei SS Maria e Zenone di Corona. Il giorno deve essere ancora fissato.

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