Novatti partigiano di Ronchi il terzo dei fucilati ad Aquileia

RONCHI DEI LEGIONARI. Una lunga, laboriosa ed appassionata ricerca che ha dato i suoi frutti, però, si è dimostrata dolorosa, perchè legata ad una morte orrenda che, negli anni della seconda guerra mondiale, toccò a numerosi cittadini di Ronchi dei Legionari che intrapresero la guerra di Liberazione.
Si tratta di Aldo Novatti che, come riportano gli studi intrapresi dalla sezione di Terzo di Aquileia dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, venne fucilato in località Ronchi, sempre nel piccolo comune della Bassa Friulana, nel 1945. Oggi, come ogni anno, si svolgerà l'importante commemorazione con la quale si ricorderanno i partigiani torturati nella tremende carceri di Palmanova e che poi hanno trovato la morte tramite fucilazione in località Ronchi a Terzo d'Aquileia. Fino al 2016 i nominativi che venivano ricordati erano quelli dei ronchesi Fulvio Innocente e Renato Cipriotti, di Ego Maran, Giuseppe Amato ed Archildo Taverna di San Giorgio di Nogaro, Ottone Bonetti di Fiumicello, del triestino Giovanni Gastone Bonito da Trieste, di Corrado Bean da San Canzian d'Isonzo e del partigiano Umberto Medeossi, nativo di Terzo d'Aquileia, catturato durante un'operazione di rastrellamento avvenuta a seguito di una delazione e trucidato in località Baret a Terzo d'Aquileia. Grazie al lavoro di ricerca svolto dalla sezione Anpi di Terzo d'Aquileia, come è stato riferito da Mario Candotto, memoria storica fondamentale per la comunità ronchese, negli archivi comunali è emerso un terzo nome, che ora verrà commemorato in località Ronchi di Terzo d'Aquileia. Ed è appunto quello quello del partigiano Aldo Novatti. Su di lui esistono alcune annotazioni ed una scheda. Nato a Ronchi dei Legionari nel 1924, quando ancora la cittadina era nella provincia di Trieste, la sua famiglia era residente in località San Vito, si presentò volontario nelle formazioni partigiane della Brigata GAP divisione Bruno Montina e risultava arruolato il 14 aprile del 1944 per prestare servizio con il grado di vice comandante di Battaglione, come attestato da alcune schede del 1946 realizzate a cura dell'Associazione Partigiani Giuliani di Ronchi dei Legionari. Fino ad oggi si sapeva che risultava essere morto in azione il 15 febbraio del 1945, ma non si specificava il luogo, salvo qualche testo di ricerca realizzato successivamente che indicava come luogo della morte Aquileia, per trovare riposo, successivamente, nell'ossario di Ronchi dei Legionari che accoglie oltre ad alcuni partigiani ignoti, centinaia di nostri partigiani. Monumento che venne inaugurato nel maggio del 1984 eretto nel cimitero comunale per iniziativa dell'amministrazione comunale, che ha sostenuto le spese e per iniziativa della sezione Anpi ronchese. Ora queste ricerche fanno luce e tracciano la storia di uno dei tanti ronchesi che hanno contribuito, con la propria opera ed il proprio sacrificio, a scrivere le pagine della Resistenza ronchese. Nel 1993, ricordiamolo, il gonfalone della città è stato insignito della medaglia d'argento al valor militare proprio per l'attività partigiana. Proprio quì, all'alba del 10 settembre 1943, si costituì la Proletaria, la prima brigata partigiana in Italia che, formata da lavoratori, operai e contadini della zona, poche ore dopo il 10 settembre 1943, sarà impegnata nella battaglia di Gorizia.
@luca_perrino
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