Nunki Steel, partiti i lavori per la ripresa della produzione

SAN GIORGIO DI NOGARO. Mentre gli operai degli altri impianti siderurgici dell’Aussa Corno, manifestano solidarietà ai colleghi della Nunki Steel rimasti coinvolti mercoledì sera nello scoppio di un altoforno, l’Arpa del Friuli Venezia Giulia, in accordo con l’azienda sideruirgica, ha eseguito ieri ulteriori controlli per verificare l’avvio degli interventi per consentire la ripresa della produzione.
Come ha ribadito ieri il direttore dello stabilimento Natalino Moro, l’azienda conta di riprendere l’attività entro un paio di giorni, anche perché l’impianto non è stato danneggiato al punto di compromettere la funzionalità produttiva.
Ieri, comunque, erano già iniziati i lavori di sostituzione delle vetrate infrantesi per lo scoppio e delle lamiere esterne dello stabilimento, frantumate e divelte. I lavoratori degli altri impianti siderurgici hanno manifestato solidarietà ai loro sette colleghi (cinque sono stati solo medicati mentre altri due sono ancora ricoverati all’ospedale di Palmanova ma non sono in gravi condizioni) rimasti, per fortuna, solo lievemente infortunati nello scoppio (scottature e qualche livido), e rimarcano che questa azienda è ritenuta da tutti un «fiore all’occhiello» per la tecnologia avanzata di cui è dotata, ma soprattutto per la sicurezza.
La notizia dell’incidente di mercoledì, rivelatosi fortunatamente meno grave di quanto si era paventato in un primo momento quando si era addirittura sparsa la falsa voce di due vittime, ha suscitato sconcerto anche tra gli industriali del settore presenti nella zona industriale e artigianale di San Giorgio di Nogaro che ben conoscono gli investimenti compiuti dal Gruppo Giva nello stabilimento friulano dalla sua acquisizione, avvenuta cinque anni fa, sia in tecnologie produttive sia proprio in sicurezza. (f.a.)
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