Nuovi alloggi Ater nel 2018

Tra un anno pronte le 50 residenze del quartiere di Santa Giustina
PALMANOVA. Tempi rispettati. Tra un anno i 50 nuovi alloggi del quartiere Santa Giustina potranno essere assegnati. La ricognizione effettuata dal sindaco Francesco Martines, assieme al direttore dell’Ater di Udine, Riccardo Toso, e al direttore dei lavori Lorenzo Rerecich, accompagnati dal capocantiere della ditta Giovanni Panaro di Alberobello, ha messo in evidenza non solo l’avanzamento delle opere di questa imponente struttura, sorta ex novo alle porte della città stellata, ma anche la qualità dei materiali impiegati e l’armoniosità dell’intera area che si affaccia in buona parte sulla panoramica della cinta bastionata.


L’intervento avviato nel febbraio dell’anno scorso per l’urbanizzazione e la riqualificazione del rione Santa Giustina vedrà la conclusione completa entro luglio 2018. Saranno 50 gli alloggi in assegnazione a canone sostenibile di varie tipologie, tutti dotati di terrazza, 50 metri quadrati di media. Il cuore del complesso sarà destinato ad area verde circondato da un passaggio pedonale e predisposto per l’eventuale accesso di mezzi di soccorso. I parcheggi, invece, sono sotterranei. Come ha rilevato il sindaco Martines, siamo di fronte a un «complesso edilizio davvero eccellente».


Il quadro economico evidenzia l’importanza di un’opera che ha comportato un impegno di circa 8 milioni 700 mila euro. Lo Stato ha messo a disposizione dell’Ater udinese 5 milioni 700 mila euro, la Regione 1 milione e 700 mila euro e altrettanti il Comune di Palmanova. «Stiamo già predisponendo il bando di assegnazione che verrà emesso a inizio 2018 con graduatoria unica – ha sottolineato il direttore Ater, Riccardo Toso -. Il canone sarà fisso, in base alla metratura degli alloggi e sicuramente a prezzi molto inferiori a quelli di mercato».


Sugli aspetti tecnici del nuovo quartiere si è soffermato l’ingegner Lorenzo Rerecich che ha precisato come ogni comparto della struttura (ve ne sono cinque) dispone di tre corpi con altrettanti vani scala. Passando all’impiantistica, il riscaldamento è a biomassa, a pavimento radiale, con integrazione solare. «L’impresa – ha concluso il direttore dei lavori – ha un’organizzazione di uomini e mezzi tali da garantire la continuità e l’unicità degli interventi».
(al.mo.)


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