Nuovi incarichi decisi dal vescovo Don Vatti al posto di Magarelli

È giugno per la Curia di Trieste il mese dei cambiamenti, fra trasferimenti e nuove nomine che coinvolgono, pure quest’anno, una serie di parrocchie. È attesa per lunedì infatti l’ufficializzazione di due avvicendamenti stabiliti dal vescovo, che vedrà protagonista innanzitutto don Jan Lorenz, in partenza per Roma per un corso all’Università pontificia. Lascia la parrocchia di San Gerolamo. Al suo posto arriverà don Andrea Russi, finora a capo della chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù, dove invece subentrerà don Roy Benas, in servizio a San Giacomo come vicario parrocchiale.
Don Lorenzo Maria Vatti, direttore di Radio Nuova Trieste, incarico che manterrà, e aiuto parrocchiale alla Madonna del mare, prenderà a propria volta le redini della chiesa di San Pasquale Baylon, a Villa Revoltella, amministrata fino a poche settimane fa da don Lorenzo Magarelli, il sacerdote condannato in primo grado per circonvenzione d’incapace.
Ma altre novità nelle chiese triestine sono attese nei prossimi mesi dopo che ieri, alla vigilia del Corpus Domini, nella Cattedrale di San Giusto, la comunità ha assistito all’ordinazione presbiterale di tre giovani diaconi. Si tratta di don Luis Miguel Castillo Miranda, 32 anni, originario dalla Costa Rica, che ha svolto il suo ministero diaconale quest’anno a San Giusto, del pordenonese Daniele Sacaramuzza, 35, presente dal 2021 nella parrocchia di Maria Regina del Mondo a Opicina, e di Emanuele Trojano, originario di Formia, 27, da quest’anno alla Beata Vergine delle Grazie.
Emozionati per la celebrazione, ieri è stato «il coronamento di questo percorso», hanno commentato i tre nuovi sacerdoti. «Con grande gioia festeggiamo l’ordinazione presbiterale alla conclusione del decimo anno di vita del Seminario Redemptoris Mater di Trieste», fanno sapere dalla Diocesi: «Con i tre neopresbiteri siamo arrivati a 12 presbiteri ordinati, 11 dei quali lavorano nelle parrocchie di Trieste, essendo don Pietro Giassi in Fidei Donum a Udine».
Al percorso dei tre diaconi hanno contribuito anche «le comunità del Cammino neocatecumenale che non hanno mai fatto mancare la preghiera, la vicinanza e il sostegno», ha sottolineato nella sua omelia ieri il vescovo Giampaolo Crepaldi. «Ordinati diaconi in piena pandemia e preti quando continua ancora questa sventurata stagione – ha continuato il vescovo – l’ordinazione dei tre candidati diventa un segno con cui la Provvidenza di Dio risponde al senso di smarrimento e di impotenza che in questi mesi abbiamo tutti provato. È questa la risposta della speranza che non viene meno, della vita che non si spegne ma che continua ad alimentarsi alla sorgente divina dell’amore». Il presule infine si è rivolto ai tre giovani invitandoli «a concentrarsi sull’essenziale della vita cristiana».—
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