Nuovo direttore alla Confartigianato

Cambio al vertice della direzione all’interno di Confartigianato Gorizia. Dopo 19 anni, il direttore Bruno Gazulli ha ceduto il testimone nelle mani del suo successore Marco Gobbo, che per due anni è stato al suo fianco come vicedirettore. Nella nota che ufficializza la nuova nomina, Medeot desidera per prima cosa esprimere a nome personale e di tutta la giunta che rappresenta un sentito ringraziamento e profonda gratitudine al direttore uscente Bruno Gazulli «che in tutto questo tempo e particolarmente in quest’ ultimo difficile periodo ha svolto un ottimo lavoro: era stato chiamato a svolgere il delicato incarico dall’allora presidente Luciano Sacchetti ed ha vissuto in prima persona sotto la presidenza di Del Neri l’importante e complessa vicenda della fusione provinciale delle due «ssociazioni avvenuta nel 2005: lascia oggi un’rganizzazione certamente più forte e ben radicata sul territorio, che rappresenta circa la metà delle aziende iscritte all’Albo degli artigiani di Gorizia, oltre anche ad un importante numero di piccole imprese non artigiane che hanno scelto di aderire a Confartigianato». «Al nuovo direttore giunga invece da parte di tutti gli artigiani un sincero augurio di buon lavoro all’insegna della continuazione e del consolidamento dei risultati fin qui raggiunti - scrive Medeot -. Monfalconese, 48 anni, laurea in legge, un passato da manager aziendale con particolari competenze nel marketing e comunicazione ed una solida precedente esperienza alla direzione provinciale e regionale di altra organizzazione datoriale». Questo in estrema sintesi il profilo professionale del nuovo direttore di Confartigianato Gorizia che oltre a ringraziare tutta la Giunta per la fiducia ricevuta ha dichiarato: «Il mio principale obiettivo sarà modulare l’attività dell’associazione in modo coerente ad un mondo produttivo e non solo, profondamente cambiato ed in grande difficoltà; come le aziende, anche le organizzazioni datoriali stanno cercando nuovi modelli organizzativi e nuove metodiche nell’erogazione dei servizi. Per quanto mi riguarda l’associazione di categoria, oggi più che mai, deve dare un segnale tangibile e preciso di sostegno alla propria base associativa».
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