Offese e bestemmie, riunione online di Trieste2030 interrotta dai "troll"

TRIESTE Una pioggia di offese e bestemmie lanciate da uno sciame di provocatori anonimi (o meglio troll, per usare il termine tecnico). E’ capitato ieri sera – 2 aprile – durante la riunione su Zoom dell’associazione Trieste2030, il think tank liberale che punta a partecipare alle prossime elezioni comunali con dei suoi candidati civici. In tempi di pandemia la politica deve passare dalle sale riunioni a quelle della Rete, esponendosi così a una serie nuova di fenomeni e di rischi. “E’ stato un vero e proprio attacco hacker – racconta l’avvocato Alberto Pasino di Trieste 2030 -. Voglio derubricarlo a una bravata e non pensare a qualche intento nascosto, sarebbe singolare. Resta però un atto ostile”.
La riunione si è svolta, almeno in parte, sulla piattaforma Zoom nel tardo pomeriggio di ieri. L’evento era aperto a soci e simpatizzanti, sicché il link di accesso era disponibile sui social: “Le nostre riunioni non sono massoniche o per iniziati – spiega Pasino –, sono pubbliche”. Dopo l’inizio alle 18.30, però, sono comparsi diversi profili falsi, all’inizio passivi, poi sempre più molesti: “Hanno iniziato prima a disturbare – racconta l’avvocato -, poi a insultare, infine a scrivere bestemmie in chat. Ho dovuto silenziarli ed espellerli, eppure continuavano a tornare, erano ben organizzati e sapevano come muoversi”.
La riunione è stata sospesa. Trieste2030 non è intenzionata a sporgere denuncia ma resta lo sconforto per quanto avvenuto: “Siamo rammaricati – commenta Pasino -. Lavoriamo in modo appassionato ma non abbiamo la forza o la struttura di un partito, siamo una rete civica sostenuta solo dalle proprie idee. Ci è successa una cosa abbastanza violenta. Io lavoro con tante associazioni per cui eventi di questo tipo adesso sono il pane quotidiano, e che avvengano fatti simili deve far riflettere”. Quanto alle ragioni dell'attacco, l’esponente dell’associazione afferma: “Non voglio pensare ci sia qualcosa dietro. Ognuno tragga le sue conclusioni. Noi non facciamo politica per mestiere, non ne abbiamo nessun ritorno. Spiace essere bersaglio di ostilità”. Tanto più, chiosa, "che sentire le bestemmie in un Venerdì Santo, per un credente come me, è qualcosa che turba".
Gli attacchi dei troll vengono organizzati sui forum web: spesso vengono lanciati per il puro divertimento di diffondere il caos (per il “lol”, acronimo inglese di laughing out loud, o di lots of laughs, ovvero "tante risate"), ma sono diventati - ormai da anni e in tutto il mondo - anche una prosecuzione della politica con altri mezzi. Nel suo libro Nello sciame il filosofo coreano-tedesco Byung-Chul Han scrive che nell’epoca digitale “sovrano è chi dispone delle shitstorms (termine tecnico per gli attacchi di sciami di troll, tralasciamo la traduzione ndr)”: l’accelerazione digitale impressa dal Covid fa sì che con questi fenomeni debba aver a che fare anche la politica locale, traslocata a forza sulla Rete.
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