Ok al liceo sportivo Nuovo indirizzo in ambito scientifico

La sezione a partire dal prossimo anno scolastico. In ballo Oberdan e Galilei, idonee le strutture di entrambi gli istituti

Sarà attivato all’Oberdan. Oppure al Galilei. O magari - potrebbe essere - in entrambi gli istituti. Quel che è certo è che il prossimo anno scolastico arriverà in città il liceo sportivo, in base alla normativa nazionale che ne prevede una sezione incardinata nel liceo scientifico. Uguale al percorso tradizionale il monte ore medio (27 settimanali nel biennio, 30 nel triennio), diversificato ovviamente il piano di studi. Via latino e storia dell’arte, per esempio, e filosofia ridotta di un’ora nel triennio. Più tempo dedicato invece alle Scienze, alle Scienze motorie e sportive ma anche alle Discipline sportive. E nel triennio ecco l’insegnamento di Diritto ed economia dello sport. Il piano di studi, si legge nel Dpr 52 del 5 marzo 2013, «guida lo studente a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, l’attività motoria e sportiva e la cultura propria dello sport, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative».

Sezione sportiva all’Oberdan o al Galilei? Partita aperta, si diceva. Sei i licei che in regione hanno fatto domanda di attivazione del nuovo indirizzo: a Trieste entrambi gli scientifici. Ed è vero, annota l’assessore provinciale all’istruzione Adele Pino, che la legge prevede una sezione per ciascuna provincia. Ma «nulla osta», osserva Ernesto Mari, coordinatore regionale per l’educazione motoria all’Ufficio scolastico regionale, che si ipotizzi invero anche più di una sezione - e allora entrambe le scuole cittadine potrebbero entrare in gioco - se gli organici degli insegnanti lo permettessero senza costi aggiuntivi. Permane comunque un dubbio interpretativo sulla norma: «Abbiamo chiesto chiarimenti a Roma, ne parleremo a Modena nel seminario per dirigenti scolastici e coordinatori regionali indetto dal ministero sul tema da domani a domenica», dice Mari. L’altra questione da chiarire attiene al termine “sezione”: verrà attivata una classe “sportiva” in ciascun liceo, o potrebbero essere più d’una?

Intanto, come ha accertato la commissione guidata da Mari che ha visitato gli istituti candidatisi in regione a ospitare l’indirizzo sportivo, tutte le scuole hanno strutture idonee: ok sia per l’Oberdan che per il Galilei, dunque. La scelta definitiva, aggiunge Mari, spetterà al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame sentite Province e Regione. L’orientamento della Provincia, dice l’assessore Pino, sarà inserito nel Piano di dimensionamento scolastico da redigere entro l’11 dicembre. «Quella del liceo sportivo è una innegabile novità - è intanto il commento dell’assessore - che va comunque valutata con grande attenzione e con lo sguardo rivolto, soprattutto in questo momento di crisi, alle prospettive occupazionali che non hanno grande spazio rispetto a queste competenze».

Lucia Negrisin, dirigente scolastico del Galilei, fa notare però come da parte delle famiglie vi sia grande interesse, e come del resto lo sport abbia «tradizione di lunghissima data nella nostra città, con specificità territoriali». Negrisin fu tra le fondatrici del liceo per gli sport invernali attivato a Tarvisio nel 2000, e in questo indirizzo crede, già pensando anche alle relazioni che tra scuola e federazioni sportive si potrebbero sviluppare. Comunque «non è una scuola pensata per supertalenti sportivi - sottolinea - ma per un’utenza che vuole mettere al centro del percorso di istruzione la propria cultura sportiva». Cultura del benessere che è, e sempre più fa girare nella nostra società, anche un bel po’ di economia. (p.b.)

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