Ok alla Tari ridotta a chi dona il cibo
La lotta allo spreco alimentare passa anche attraverso la riduzione delle tasse. Dopo essere stata vagliata nelle sette circoscrizioni comunali, la modifica al regolamento per la disciplina dell’Imposta unica comunale (Iuc) è stata discussa dalla Seconda commissione consiliare. La seduta, alla presenza dell’assessore al Bilancio Giorgio Rossi, è durata giusto il tempo per presentare un emendamento di commissione che è stato accolto da tutti i consiglieri presenti. «Il punto più importante della delibera all’ordine del giorno - spiega il presidente della Seconda commissione Roberto Cason (Lista Dipiazza) - riguarda sicuramente la riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti, in seguito alla cessione di eccedenze alimentari da parte delle utenze non domestiche relative ad attività commerciali, industriali e professionali che producono o distribuiscono beni alimentari». Stando alla delibera, il Comune di Trieste stabilisce riduzioni che vanno calcolate sulla parte variabile della tariffa dovuta per l'anno successivo a quello nel quale le donazioni sono state effettuate, a patto che queste siano avvenute a titolo gratuito e in favore di associazioni assistenziali o di volontariato che si occupano di distribuire generi alimentari alle persone bisognose e agli animali. La riduzione percentuale sarà variabile, a seconda della quantità di prodotti alimentari donati nel corso di un anno, e si assesterà al 6% tra i 5 e i 10 quintali, all’8% fra i 10 e i 20 quintali, e al 10% nel caso la donazione superi i 20 quintali annui. Le riduzioni saranno concesse a condizione che il contribuente dimostri l’avvenuta cessione ad associazioni assistenziali o di volontariato. Il presidente Cason ha chiesto alla commissione di estendere la possibilità di cedere le eccedenze alimentari anche alle associazioni non riconosciute, senza personalità giuridica, purchè queste siano regolarmente iscritte nei registri o negli elenchi pubblici dal momento che sono molto poche le associazioni aventi personalità giuridica presenti sul territorio ed è anche per questo motivo che la proposta di Cason è stata accolta in maniera bipartisan dai consiglieri presenti.
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