Oltre 350mila “penne nere” pronte a invadere Pordenone

TRIESTE. Le “penne nere” hanno già iniziato l’”invasione” di Pordenone, dove da domani inizia ufficialmente l’87.a Adunata nazionale che si concluderà domenica con la tradizionale, imponente sfilata.
In città sono attese centinaia di migliaia di alpini, famigliari, amici, simpatizzanti e curiosi. Tutto, nelle passate edizioni e quella corrente non farà eccezione, è iperbolico, dai 120mila contatti dell’apposito sito Internet ai 120 milioni di euro calcolati quali ricaduta dell’evento, alle 350mila presenze previste sull’Autostrada A28.
L’ingentissimo indotto finanziario è stato avanzato dal laboratorio di Economia locale della sede di Piacenza dell'Università Cattolica di Milano, esaminando l'adunata 2013 nella città emiliana. Il giro d'affari è suddiviso in 70 milioni ricaduti direttamente sul Piacentino, e altri 50 milioni generati nel resto d'Italia. I 342mila partecipanti (a Pordenone solo per scaramanzia non si dichiara di puntare al bis) all'adunata hanno infatti speso complessivamente 56 milioni solo per viaggio, vitto, alloggio e spese varie. I principali settori produttivi locali che hanno beneficiato delle ricadute sono stati alberghi, bar e ristorazione per il 48,5%, il commercio al dettaglio (13%), il settore dei trasporti (4,1%) e quello agroalimentare con il 3,9%, mentre sarebbero stati creati 1.300 nuovi posti di lavoro temporanei nei mesi precedenti alla manifestazione.
In occasione di “Pordenone 2014” da domani è previsto un grande incremento di traffico sull'A28: 350mila presenze. Dalle 7 alle 10 e dalle 17.30 alle 19.30 di domani 9 maggio e dalle 6 alle 13 di domenica saranno chiusi, per i veicoli provenienti sia da Conegliano che da Portogruaro, gli svincoli di Pordenone “Centro commerciale”, Pordenone Sud e di Porcia. Direzione obbligatoria verso la Statale 13 dalla quale si accede ai parcheggi. Ultime uscite Fontanafredda e Cimpello. Con 120mila visite da inizio anno compiute da 85mila naviganti, una media nell'ultima settimana di oltre 3mila accessi quotidiani e un picco finora di 7mila, compiuta da 105 Paesi del mondo, il sito web dell'Adunata 2014 (www.adunataalpini-pordenone2014.it) è stato “preso d'assalto”. Gli utenti che sono entrati nel sito hanno visualizzato in totale 400mila pagine. La maggior parte delle visite sono state compiute da internauti italiani (114mila), seguiti da quelli di Stati Uniti, Germania e Svizzera ma con numeri interessanti anche da Sud America e Australia. In totale, il sito dell'Adunata è stato visitato da 105 Paesi. Da quest'anno introdotti anche altri strumenti social, come la fanpage su Facebook (in meno di un mese più di mille “Mi piace” generando un elevatissimo “effetto virus”, su 130mila utenti Facebook). Oltre all'account Twitter #alpiniadunata, l'App ufficiale dell'adunata in poco più di venti giorni è stata scaricata finora oltre tremila volte (Apple e Android). E mentre sono attesi ben 10mila partecipanti dall’Abruzzo, sede della prossima Adunata nazionale, anche TurismoFvg ha creato un sito ad hoc per promuovere il territorio.
A Pordenone è già stata inaugurata la mostra di cimeli storici all'ex Convento di San Francesco: divise alpine della Grande Guerra, equipaggiamenti della Campagna di Libia e del fronte greco-albanese, attrezzature usate in Russia durante la Seconda guerra mondiale, insieme a due obici e 800 foto scattate durante la Campagna di Russia. Un’iniziativa che trae maggiore valenza nel sessantesimo anniversario del ritorno dai lager sovietici dell’ufficiale medico Enrico Reginato, Medaglia d’oro al valor militare. Uno striscione allestito dalla famiglia sfilerà per ricordare il generoso ufficiale tenuto per ben dodici anni in prigionia dal Cremlino. In servizio al Battaglione Monte Cervino, Reginato fu catturato nell’aprile ’42 nella battaglia di Stalino, l’odierna Donetsk in Ucraina, in queste settimane teatro di altre violenze. Indifferente ai pericoli per la propria vita, senza potere contare su alcuna precauzione, si prodigò nella cura dei colpiti da pericolose epidemie fino a rimanere gravemente contagiato. E, con mezzi di fortuna, perfino a tenaglie e punteruoli, operò per alleviare le sofferenze dei malati e dei feriti.
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