Oltre 600 foto raccontano la storia di Cormons

CORMONS. Più di trenta pannelli contenenti oltre 600 foto per uno spazio coperto di cento metri quadrati nei quali è riassunta tutta la storia di Cormons da quando esiste la fotografia. È davvero...

CORMONS. Più di trenta pannelli contenenti oltre 600 foto per uno spazio coperto di cento metri quadrati nei quali è riassunta tutta la storia di Cormons da quando esiste la fotografia. È davvero imponente e splendido il lavoro svolto dai volontari del gruppo Tocsdicormons che in tempi praticamente record (la notte tra sabato e domenica) sono riusciti ad allestire un'esposizione davvero senza precedenti nel porticato di piazzale Cancelleria Vecchia. Grazie alla collaborazione di più di cento famiglie cormonesi che hanno messo a disposizione le loro foto, infatti, i ragazzi di Tocsdicormons sono riusciti a raccontare, dalla prima immagine datata 1870 alle ultime risalenti ai giorni nostri, gli ultimi 150 di storia della città attraverso gli scatti privati realizzati dai cormonesi stessi. La mostra si dipana da un fulcro centrale in cui sono ospitate le immagini più datate, fino ad estendersi storicamente ai lati per arrivare alle foto più attuali nelle due ali del porticato. Non mancano immagini di personaggi storici che sono transitati per Cormons: dal generale Eisenhower all'ex presidente della Repubblica Saragat. «È incredibile come le immagini raccontino le varie epoche - spiegano i responsabili dell'esposizione Davide Polo e Stefano Zanuttin - si parte da immagini private rare risalenti a cavallo tra Ottocento e Novecento, con un aumento delle fotografie, anche di buon livello tecnico per l'epoca, fino alla prima guerra mondiale. Negli anni bui della Grande guerra spiccano ovviamente le immagini di truppe e soldati. Il periodo tra i due conflitti è povero, e ci sono meno mezzi per riuscire a scattare: in prevalenza quindi ci sono foto di momenti di stampo fascista. Poi ci sono gli scatti delle truppe allea Polo e Zanuttin ringraziano "l'amministrazione comunale per il contributo di 5mila euro concessoci per l'allestimento della mostra, cifra che ha aiutato a coprire poco meno del 50% circa delle spese complessive, sostenute anche da privati e piccoli sponsor». E lanciano un auspicio: «Grazie a questa mostra permanente abbiamo ridato vita ad un luogo che pareva impossibile da rilanciare come la Cancelleria Vecchia, un sito che centinaia di anni fa ospitava una caserma austroungarica. E allora perché non collegare quel filo rosso che unisce tutte le immagini della mostra ad altri spazi di memoria militare come ad esempio l'ex caserma Amadio? Ci piacerebbe che la palazzina comando diventi un altro luogo capace di ospitare immagini storiche di Cormons». (m.f.)

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