Operaio schiacciato da un masso nella cava, tre indagati

Tre persone risultano indagate per omicidio colposo e violazione delle norme antinfortunistiche in merito alla morte dell’operaio Renato Del Fabbro, 59 anni, che venne ucciso da un masso di quattro tonnellate, il 22 novembre 2011, mentre lavorava in una cava di Aurisina.
Con l’approssimarsi della scadenza dei termini per le indagini, la procura triestina si sarebbe finalmente mossa. I tre sono i rappresentanti di una società legata all’attività estrattiva e un tecnico dei lavori, accusati, appunto, di aver violato le norme antinfortunistiche, violazione che comportò la morte dell’uomo da cui discende la contestazione dell’altro reato.
Del Fabbro morì schiacciato da un masso cadutogli addosso da un’altezza di dieci metri, come ricostruirono i carabinieri della Compagnia di Aurisina, che hanno condotto gli accertamenti. La vittima stava lavorando assieme a un collega bosniaco alla riparazione del tubo dell’olio di una escavatrice quando uno dei tanti massi ammucchiati nella cava franò colpendo Del Fabbro alla testa, uccidendolo all’istante. Il suo collega rimase miracolosamente illeso.
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