Operativi divieti e stalli a pagamento nel Park Bovedo ma camper in fuga

Il park Bovedo continua a dividere i triestini e, dopo le proteste per i troppi camper posteggiati da parte di chi usava l’area di sosta per andare poi al mare, ora è la volta dei camperisti che dalla scorsa settimana non possono lasciare più i loro mezzi in sosta gratuita in loco. Nella giornata di ieri l’area a pagamento con 30 posti dedicati ai camper era desolatamente vuota mentre qualcuno non aveva provveduto a spostare il mezzo e dunque si è trovato il verbale da 40 euro, 20,40 se pagati entro cinque giorni.
«Io ho preso la multa – racconta Pierpaolo Sabadin – e ne avevo prese tante anche lo scorso anno. La realtà è che i camper, secondo il Codice della strada all’articolo 185, sono come delle macchine normali. Non capisco perché tutto questo accanimento mentre a Barcola la gente lascia le macchine ovunque, anche sugli stalli dei motorini, ma non fanno i verbali». Sabadin ieri cercava altri “colleghi” camperisti perché annuncia “battaglia” con la volontà di andare fino in fondo: «Non hanno fatto le cose nel modo giusto. Non c’è il divieto di sosta specifico e nel verbale non è indicato chiaramente il motivo della multa».
Quella del camperista a Trieste non è una vita facile e per molti il Bovedo ha rappresentato una boccata d’ossigeno che in realtà si è esaurita con l’inizio della bella stagione e l’apertura degli stabilimenti del Ferroviario e del Cral. I 400 posti sono in parte assegnati alle società nautiche che hanno delimitato la zona più vicina a Barcola con le transenne. All’inaugurazione a ottobre dello scorso anno c’era l’aspettativa di poter usare il park anche come “polmone” per chi voleva andare al mare in Costiera, con tanto di navetta della Trieste Trasporti. In realtà alla fine il Bovedo è risultato troppo piccolo per poter ospitare tutti visto anche che in viale Miramare, dopo il ponte di ferro andando verso Barcola, non è più consentita la sosta, fino alla scorso anno tollerata. Prosegue dunque il rapporto complesso tra camperisti e vigili: «Abbiamo sempre avuto problemi – conferma Sabadin –, ora ho portato il camper a San Giovanni e non capisco qua che fastidio dava. Il sindaco ci aveva anche promesso degli spazi. Ora però facciamo un po’ di casino perché così non si può andare avanti. Dove lo devo mettere il camper, in portone?».
Dopo un mese di “battaglia” proprio contro i camperisti non esultano neanche i frequentatori degli stabilimenti balneari del Ferroviario e del Cral. «Non sono soddisfatta perché gli spazi riservati ai camper sono vuoti e i proprietari li lasciano dove non pagano – spiega Lucia – mentre noi dobbiamo camminare sotto il sole per tutto il parcheggio. Avrebbero dovuto invertire gli spazi, lasciando che le macchine fossero più vicine a Cral e Dlf, così è fuori da ogni logica».
Anche un’altra signora, cliente del Ferroviario da 35 anni, non nasconde una certa rabbia: «Se dico quello che penso va a finire male… Qua neanche un camper – afferma indicando le strisce blu – e sono laggiù che non pagano. Hanno fatto bene a multarli. Di certo potevano mettere le strisce blu in mezzo al piazzale, così almeno lasciavano spazio a noi ed eravamo più vicini». La logistica è criticata anche da Edda: «Non è comodo così com’è strutturato. Diciamo che almeno ci sono questi posti, se avessero messo le auto vicine al cancello sarebbe stato meglio».
Chi invece va controcorrente sul Bovedo è Tiziana: «Questa soluzione la trovo più comoda rispetto a prima, quando bisognava parcheggiare sulla strada e non trovavo mai posto. Io qua ho sempre trovato parcheggio, forse perché arrivo nel pomeriggio. Certo, meglio invertire le posizioni degli stalli per auto e camper, ma tutto sommato non la vedo così drammatica».
Il vicesindaco Paolo Polidori in ogni caso conferma la volontà di proseguire su questa strada: «Dopo un periodo di rodaggio siamo arrivati alla definizione dei parcheggi. La scelta di mettere i camper verso Trieste è legata a questioni tecniche. Posso dire che alla fine abbiamo sistemato la zona riuscendo a garantire la fruibilità per chi deve andare al mare». Polidori chiarisce anche che è stato installato il cartello e quindi i divieti sono in vigore. —
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