Opere pubbliche al palo a Ronchi fermi 10 cantieri

RONCHI DEI LEGIONARI. Una decina cantieri aperti. Sette lavori avviati, comunque progettati, e finanziati che vanno avanti a rilento, oppure non decollano. È questa la situazione delle opere pubbliche a Ronchi dei Legionari che, come ormai ben tutti sanno, risentono del Patto di stabilità e del limitato potere di spesa affidato all’amministrazione comunale, già oggetto di un ben poco velato scontro tra la municipalità ronchese e la giunta regionale. È un elenco lungo di opere attese e che avrebbero potuto risolvere non pochi problemi. Come la realizzazione della nuova scuola materna di via dei Campi, che doveva sorgere nell’area occupata dal vecchio edificio abbattuto due anni fa. Da allora ogni intervento si è fermato. Avrebbe poi consentito di offrire spazi adeguati ad almeno 200 alunni la costruzione di una scuola elementare di lingua slovena nell’area scolastica di Vermegliano, i cui lavori si fermeranno nelle prossime settimane dopo essere arrivati al tetto. Così come sarebbe stata destinata a sede di uffici comunali, tra i quali il Comando della Polizia locale, la ristrutturazione del complesso immobiliare “Casa Bertogna” e “Casa Colautti” per l’ampliamento della sede municipale. Dopo la transennatura della zona nulla s’è mosso.
Si sono conclusi ma non possono essere consegnati, invece, i lavori che hanno portato alla manutenzione straordinaria del fabbricato di via Duca d’Aosta di proprietà del Consorzio di Bonifica Pianura Isontina da utilizzare come sala polifunzionale per manifestazioni culturali, sociali e di promozione turistica. Sono fermi anche gli interventi di restauro e ristrutturazione di Villa Vicentini Miniussi, ossia il 6°, 7°, 8° e 9° lotto, tra i quali si annovera il riatto della barchessa e la sistemazione dell’area esterna. Sono bloccati dal fallimento della ditta e dall’impossibilità di affidare un nuovo appalto i lavori di messa a norma del palasport “Armando Filiput”, mentre non decollano gli interventi di riqualificazione di via San Lorenzo, dall’incrocio con via Stagni all’incrocio con via Verdi. Al palo anche le opere di adeguamento e messa a norma degli impianti di illuminazione pubblica e degli impianti elettrici di alcuni campi sportivi, quelli per l’eliminazione dei fenomeni di allagamento nel rione di Soleschiano, l’adeguamento dello stadio di calcio “Alfredo Lucca” e i lavori adeguamento alle normative di prevenzione incendi, Coni e pubblico spettacolo dello stadio di baseball “Enrico Gaspardis”. La spesa spesa complessiva si aggira sui 10 milioni di euro: avrebbe permesso non solo di risolvere tanti problemi e venire incontro a tante aspettative, ma anche di dare lavoro alle imprese.
«I tagli che il Governo centrale ci ha imposto – commenta l’assessore Livio Vecchiet - sono stati indifferenziati. Non è stata fatta alcuna distinzione tra chi dispone di proprie risorse e chi non ne ha, tra chi ha avuto fino ad oggi comportamenti virtuosi e chi sperpera soldi. La nostra capitale, Roma, non ha neppure approvato il bilancio».
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