Ora Ronchi è pronta a realizzare il varco alla stazione Nord

A carico del Comune il passaggio pedonale da 60 mila euro Struttura migliorata e ingentilita con la nuova pitturazione

Luca Perrino RONCHI

Il primo treno 160 anni fa. Alla fine dell’Ottocento, quando fu inaugurata, contesa tra i ronchesi e coloro i quali abitavano a Vermegliano. Quel grazioso edificio di stile austroungarico, con il tetto spiovente, faceva “gola”, era un vanto e siccome si trovava al confine tra il capoluogo e lo storico quartiere, qualcuno desiderava che il suo nome fosse un altro. Da quasi due secoli, dunque, la stazione ferroviaria di Ronchi dei Legionari nord è punto di riferimento per i viaggiatori, spesso e volentieri pendolari diretti per lavoro o studio a Trieste, Gorizia o Udine.

Il manufatto negli ultimi tempi è stato oggetto di interventi di miglioria che ne hanno ingentilito l’aspetto ed anche la funzionalità. Qualcosa andrebbe fatto anche sul piazzale esterno, non fosse altro per potare le chiome degli alberi dietro le quali si nasconde l’illuminazione pubblica.

Rete Ferroviaria Italiana di recente ha effettuato lavori di ritinteggiatura dell’esterno, ha eseguito una seria manutenzione al sottopasso pedonale e ha sistemato anche nuove panchine per l’attesa dei passeggeri e nuove macchinette, più moderne, per la convalida dei biglietti. Insomma un lavoro fatto a regola d’arte, gradito e che ha reso la stazione nord molto più elegante e accattivante. Rendendo onore alla sua storia e alle sue fattezze architettoniche che non sono cosa da poco.

Un piccolo “gioiello” di cui andar fieri e che va preservato e accudito. Proprio come è stato fatto. La prima stazione di Ronchi dei Legionari fu quell’edificio che esiste ancora, prima casello e poi abitazione privata, si trova nei pressi del passaggio a livello di viale della Serenissima. Lì i treni iniziarono a fermarsi dal primo ottobre 1860, quando fu inaugurata la ferrovia “Meridionale austriaca” ed il capotreno gridava: “Ronchi, eine minute!”.

Il piccolo manufatto, però, si trovava sul territorio del comune catastale di Vermegliano e la popolazione del rione voleva a tutti i costi che venisse chiamata Ronchi-Vermegliano. La questione venne risolta solo qualche anno dopo con la costruzione della stazione che ancora oggi è funzionante lungo la linea Trieste-Udine.

Ed ora tutto è pronto per un’altra opera importante. Si tratta della costruzione del passaggio pedonale tra via Marconi e la stazione ferroviaria. Costerà 60 mila euro, a carico dell’amministrazione comunale, la sistemazione del marciapiede di via Marconi nel tratto da viale Garibaldi e sino a dove sarà realizzato il varco. Un varco sul sedime ferroviario, lato via Marconi, dunque, per rendere possibile il passaggio dei pedoni che, quotidianamente, fruiscono della stazione di Ronchi dei Legionari Nord e che debbono fare i conti con la chiusura, per molte ore nel corso della giornata, del passaggio a livello esistente tra viale della Serenissima e viale Garibaldi.

«La proposta è già stata accolta da Rfi – ha detto il sindaco Livio Vecchiet – che poi provvederà alle opere interne al sedime ferroviario. La nostra speranza è quella di dare il via ai lavori subito dopo la fine dell’estate». Da marzo 2018 Ronchi dei Legionari vanta una sorta di record. Tre stazioni ferroviarie. Accanto a quella nord, infatti, esiste ancora quella sud, dove, però, dal 2003 non ferma più alcun convoglio e quella di Trieste Airport-Ronchi dei Legionari capace di ospitare oltre 70 treni al giorno.—

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo