È della triestina Orion Valves la valvola da Guinness dei primati
Metro alla mano, il record della valvola più grande del mondo è stato certificato ufficialmente durante la cerimonia celebrata all’Innoway, di fronte a 600 invitati

Ora è ufficiale: è di Orion Valves, azienda triestina di valvole e sistemi di sicurezza per il settore dell’energia da 132 milioni di fatturato nel 2024, la valvola più grande al mondo. Metro alla mano, il giudice ufficiale del Guinness World Records Richard Stenning lo ha certificato durante la cerimonia organizzata nei capannoni della ex Wärtsilä, oggi Innoway, di fronte a 600 invitati. La Wedge Gate Valve prodotta a Trieste, dal peso di 120 tonnellate, misura 114 pollici (2,8 metri) e supera dunque il precedente primato mondiale di 108 pollici detenuto dalla Blackhall Engineering, specializzata in valvole per l’industria idrica.
«È un po’ come essere un bambino che realizza un sogno», ha detto il presidente di Orion Valves, Luca Farina, dedicando il traguardo alla memoria del padre e ringraziando collaboratori ed ex dipendenti. «Spesso sentiamo dire che in questo territorio non c’è abbastanza industria. In Friuli Venezia Giulia l’industria c’è ed è un’industria di qualità, di precisione, di passione e che cerca di guardare al futuro».

Nel futuro prossimo di Orion ci sono due parole chiave: nucleare e sicurezza. «Oggi Orion sta preparando sfide tecnologiche nel mondo dell’energia in due ambiti, che sono quelli della sostenibilità e decarbonizzazione», ha aggiunto Farina. «Stiamo lavorando con Newcleo su valvole per il nucleare di quarta generazione, una sfida tecnologica elevata con servizi fino a 660 gradi e in cui il liquido di raffreddamento è piombo allo stato fuso. E poi siamo impegnati sui sistemi di sicurezza Hipps (High integrity pressure protection systems), sistemi altamente tecnologici progettati per evitare incidenti di pressione che sono i più gravi che si possono verificare. Questi sistemi contribuiscono alla sicurezza e aiutano la decarbonizzazione riducendo il flaring».
Per il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, si tratta di «una testimonianza straordinaria del made in Italy e del made in Fvg. Orion, realtà con radici profonde qui e uno sguardo internazionale, testimonia come la capacità ingegneristica, produttiva e di innovazione di questo territorio continui a garantire grandi opportunità». «Una certificazione di eccellenza che dimostra che si possono fare cose straordinarie», per il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. «Pensavo di aver visto tutto nella mia vita, ma non avevo mai visto una cosa così» ha aggiunto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, consegnando a Farina il simbolo della città di Trieste. «Conto di farti cittadino onorario», ha anticipato.

Presenti alla certificazione del record anche i committenti della valvola, realizzata specificamente per il progetto Amiral, il complesso petrolchimico che si sta sviluppando a Jubail, in Arabia Saudita, attraverso una joint venture tra Saudi Aramco e TotalEnergies. Mishaal Al Harbi, vice president technical services di Aramco, ha parlato di «un riconoscimento che riflette il nostro impegno condiviso per supportare la sicurezza globale nel mondo dell’energia», mentre Kyuseok Kang, senior manager di Hyundai Engineering, ha ricordato come la valvola non sia «solo un prodotto, ma una vera eccellenza nell’innovazione ingegneristica» che rappresenterà «il cuore della pipeline garantendo la sicurezza operativa dell’impianto» che Hyundai sta costruendo in Arabia Saudita in joint venture con Total.
Sarà infatti installata nel sistema collettore della linea di flare, componente critica degli impianti di produzione petrolifera. Alla sua realizzazione ha contribuito una filiera produttiva di oltre venti aziende tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Croazia. Tra i partner principali, Saiph, le Acciaierie di Cividale, Innoway, Petrolavori e il Gruppo Galperti, azienda riconosciuta tra i fornitori approvati di Saudi Aramco.
L’Arabia Saudita rappresenta il primo mercato per Orion, che opera nel Paese dal 1950. «Siamo state tra le prime aziende a raccogliere la sfida Vision 2030 di Salman bin Abd al-Aziz Al Saud, aprendo uno stabilimento che oggi occupa circa 70 persone. Abbiamo internazionalizzato Orion con l’obiettivo di essere più vicini al nostro mercato di riferimento», ha ricordato Farina.
E anche il Regno ha voluto essere presente alla cerimonia, con un audio inviato da Abulaziz Al Asim, head of the political and economic section dell’Ambasciata del Regno in Italia, quale portavoce del re. «Le porte dell’Ambasciata sono aperte per fornire qualunque supporto e consulenza alle aziende italiane», è stato il messaggio.
Ora la valvola sarà spedita via mare su una nave specializzata, scelta per garantire le condizioni di protezione e sicurezza necessarie, verso l’Arabia Saudita. L’installazione nel sito di Jubail è prevista nel corso del 2026.
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