Orso al camping in riva al mare paura tra i turisti in Dalmazia

FIUME
Svegliarsi al mattino in un campeggio della Dalmazia settentrionale e trovarsi un orso a pochi metri di distanza, intento a cercare cibo a un paio di metri dalla tenda. È quanto accaduto l’altro giorno – per fortuna senza conseguenze – nella struttura ricettiva situata nelle vicinanze della frazione di Otišna, in riva al mare di Novegradi (Novigrad), nello Zaratino, episodio che ha avuto per protagonista una coppia di turisti stranieri, che hanno scelto il campeggio di Otišna, circondato dal mare e da un vasto oliveto. La sorpresa, la paura e la preoccupazione sono state davvero forti quando, uscendo dalla tenda, hanno avuto l’incontro ravvicinato con il plantigrado, che si trovava nel vicino oliveto. L’animale, sorpreso anche lui dall’apparizione di umani, si è allontanato in fretta, ma ciò non è bastato ai campeggiatori per togliersi di dosso inquietudine e spavento. Si sono rivolti alla direzione del campeggio per informarla di quanto visto e quindi hanno raccontato la vicenda ad alcuni abitanti di Otišna. La notizia si è sparsa in un baleno, ma non ha sorpreso Zvonimir Perica Berko, presidente della società venatoria Kamenjarka di Obrovazzo, il quale ha spiegato il perché dell’avvicinamento al mare della popolazione orsina. «Il motivo è semplice. Un tempo la costa e il suo entroterra erano abitati e dunque per gli animali selvatici, come orsi e cinghiali, non c’erano le condizioni per viverci. Adesso vaste aree risultano spopolate e per gli animali è una manna. Intere zone boschive sono diventate una specie di giungla, fitta e non curata dall’uomo. Ciò offre a plantigradi, cinghiali, caprioli e altri animali un rifugio sicuro, da sfruttare appieno. Non ci dobbiamo pertanto meravigliare che gli orsi si calino fino al mare, attirati anche da rifiuti lasciati dall’uomo». Proprio nei giorni scorsi una coppia di orsi ha voluto concedersi una “sgambata “in riva al mare a Jadranovo, centro di villeggiatura della Riviera di Crikvenica e Novi Vinodolski (Contea del Quarnero e Gorski kotar). I due esemplari adulti hanno esternato un certo disinteresse verso la presenza umana, portandosi nel centro della località e curiosando per non pochi minuti. —
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