Orsoline, un comitato a Gorizia per salvare la scuola

L’assessore Del Sordi: «L’obiettivo è un’uscita dolce delle suore, garantendo lunga vita alle elementari». Progetto delle insegnanti per realizzare anche un asilo nido e una scuola dell’infanzia
Di Francesco Fain

«Create un comitato. E raccogliete le pre-iscrizioni per l’anno scolastico 2014-2015. Dobbiamo prendere tempo. Dobbiamo salvare quella scuola».

È toccato al vicesindaco e assessore all’Istruzione Roberto Sartori illustrare la linea del Comune durante l’assemblea pubblica dedicata al futuro della scuola elementare delle madri Orsoline. Le risultanze? La giunta Romoli farà di tutto per garantire “lunga vita” a un’istituzione scolastica che è sinonimo di qualità. «Le maestre - spiega Sartori - hanno organizzato l’incontro per fare il punto della situazione: ha voluto essere presente anche il consigliere regionale Rodolfo Ziberna, oltre che il collega assessore Del Sordi. Che dire? Ormai è certo che nel giro di 5/6 anni le Orsoline abbandoneranno la scuola. Le docenti stanno imbastendo un progetto che prevede il mantenimento delle elementari, l’istituzione di un asilo nido e di una scuola d’infanzia e la creazione di un museo. Occorre però un piano finanziario. Il Comune appoggia senza esitazione tali proposte ma non può non evidenziare che l’attore principale deve essere, comunque, la Curia». E nel pur affollato incontro rappresentanti della Curia pare proprio... non ci fossero.

Due sono gli interrogativi prioritari cui va data risposta secondo l’assessore Del Sordi. «Bisogna capire quanto costa mantenere in esercizio la scuola. E come può essere gestita. Il colmo di questa vicenda è che solitamente si chiude una struttura perché non c’è richiesta: in questo caso, invece, la richiesta c’è ed è notevolissima. Peraltro, nel 2013-2014 verrà formata una prima classe e ci risulta che c’erano anche altre iscrizioni che non sono state accettate. Come Comune, stiamo lavorando a un’uscita dolce delle madri Orsoline che non hanno più le risorse umane per poter continuare l’attività didattica».

E le dirette interessate? Qual è il loro pensiero? Ieri mattina siamo riusciti a parlare con la superiora, madre Letizia. Ha invitato tutto a mantenere un profilo basso. «Stiamo dialogando - le sue parole -. Siamo serene in quello che è il nostro cammino e, per questo, chiediamo a tutti di tranquillizzarsi». Ma la preoccupazione è forte per le sorti delle Orsoline perché vengono riconosciute come un patrimonio autentico della città. «Ce ne andremo? Non ce ne andremo? Non c’è il fuoco sotto i nostri piedi», le parole scandite dalla superiora.

Infine, la parola alle maestre. «Ribadiamo la nostra volontà di far andare avanti questa scuola che è un patrimonio della città. La nostra speranza, però, è che tutte le promesse non rimangano lettera morta perché oltre alle belle parole c’è bisogno di concretezza».

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