«Ortofrutticolo, entro il 2016 via da Campo Marzio»

Tutti sembrano d’accordo: il Mercato Ortofrutticolo deve cambiare aria, la sede in via Ottaviano Augusto 12 è fuori uso perchè vecchia e poco funzionale. E si trova in una zona di Trieste il cui Piano regolatore prevede tutt’altri progetti.
Se la scelta della futura collocazione sembra ormai fatta, e cioè in via Brigata Casale al posto del parcheggio dei camper all’altezza dell’ultimo pezzo di via Costalunga, resta da verificare cosa farne in concreto di tutta questa vasta aerea. Perchè, su questo argomento, il nuovo Prg “dice e non dice”.
Per rendersene concretamente conto, la Terza Commissione consigliare, con il presidente Marco Toncelli in testa, ha abbandonato per un giorno la sala del Comune è si è recata in via Ottaviano Augusto tra i vecchi edifici del Mercato accompagnata dagli assessori Edi Kraus e Andrea Dapretto e dal direttore dell’Ortofrutticolo, Enrico Zuin.
È fuori dubbio, basta vederlo, che questo Mercato all’ingrosso è vecchio e le strutture sono ormai degradate, ha detto l’assessore Dapretto, e così com’è non funziona: «Lo spostamento in un altra sede è perciò inevitabile. L’area che abbiamo trovato in via Brigata Casale risponde a un criterio di razionalità da un punto di vista logistico ed economico» . «E per cercare di rilanciarlo - ha aggiunto l’assessore Kraus - visto il calo drastico degli operatori presenti a Trieste mentre crescono Padova e Bologna per motivi che sinceramente mi sfuggono. Dobbiamo attivarci per bloccare questa situazione. Il nuovo Mercato potrebbe essere la soluzione».
«In più - ha sottolineato ancora Dapretto - la zona di via Brigata Casale è la più adeguata tra quelle prese in considerazione. Naturalmente dovremmo apportare delle modifiche alla viabilità e piccoli altri interventi che affronteremo di volta in volta. Vediamo poi lo spostamento anche sotto un altro aspetto: per quest’area di via Ottaviano Augusto il Comune paga al Demanio 23 mila euro»
La riunione all’aperto dei consiglieri della Commissione non è stata inutile, alcuni di loro non erano mai entrati, altri non ne conoscevano la storia. Ma tutti hanno potuto rendersi conto del degrado di alcuni edifici e della difficoltà di movimento dei Tir che arrivano all’alba.
Ma sul poi invece, su cosa farne di tutta questa area, le idee sono diverse e per chiarirle non sono bastate i chiarimenti dei due assessori presenti. Dapretto è stato categorico: quello che succederà è quanto previsto dal nuovo Piano regolatore votato dal Consiglio comunale e cioè un insieme di più cose: appartamenti, parcheggi e negozi. Un mix di pubblico e privato. «E poi - ha detto ancora Dapretto - un rilancio in chiave turistica di Campo Marzio bloccato dalla presenza di questo fatiscente mercato Ortofrutticolo».
Non una calata di cemento, come ha ipotizzato qualche consigliere: «La riqualificazione di questi 28mila metri quadrati - ha aggiunto l'assessore ai Lavori pubblici - deve trovare risposte in linea con un rilancio turistico. I tempi non saranno brevi: il trasloco è previsto entro il 2016, la trasformazione di Campo Marzio entro il 2018.
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