Ossario di Oslavia, cura da 220mila euro

Lavori terminati. Il monumento oggi è nuovamente agibile e luminoso grazie agli ultimi interventi
Bumbaca Gorizia 15.06.2011 Ossario Oslavia degradato Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15.06.2011 Ossario Oslavia degradato Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Sabato scorso si è svolta la visita guidata. E chi vi ha partecipato ha potuto “apprezzare” che i lavori all’ossario di Oslavia si sono (finalmente) conclusi. Costruito nel 1938 in corrispondenza della Quota 153 del Monte Calvario su progetto dell'architetto romano Ghino Venturi, l'Ossario di Oslavia fu realizzato per ospitare le spoglie dei soldati caduti nelle diverse battaglie della Grande Guerra combattute nella zona di Gorizia e Tolmino, oggi in Slovenia. E sono ben 57.741 gli uomini che qui riposano per sempre, molti dei quali sono ancora senza nome anche se il ministero della Difesa e Onorcaduti, negli ultimi anni si sono molto impegnati per cercare di recuperare le identità di queste vittime della guerra e di inserirle un un elenco a disposizione dei discendenti.

Dopo un periodo di degrado, causato dal tempo e da alcuni "incidenti atmosferici", oggi l'Ossario, incastonato nel bellissimo paesaggio di Oslavia, è nuovamente agibile e luminoso, grazie all'opera di manutenzione straordinaria, finanziata dal Ministero della Difesa attraverso il commissariato generale per le onoranze ai caduti di guerra (Onorcaduti), con uno stanziamento di circa 220 mila euro.

E proprio per permettere alla gente di "riscoprire" una parte importante della storia e di onorare queste migliaia di soldati morti in queste terre 10 anni fa, è stata organizzata una visita guidata che ha avuto luogo sabato, come annunciò nei giorni scorsi il direttore del Sacrario di Redipuglia, da cui dipende anche quello di Oslavia, Norbert Zorzitto. È stata un'occasione per conoscere la storia di questo imponente monumento che ha accolto le spoglie di tanti italiani morti per la patria ma anche di persone di altra nazionalità e, nella cripta centrale ospita le tombe di tredici uomini decorati con la Medaglia d'Oro al Valore Militare, fra cui il Generale Achille Papa, morto il 5 ottobre 1917, il Generale Ferruccio Trombi, colpito a morte ad Oslavia il 28 novembre 1915 ed il Generale Alceo Catalocchino, ucciso nelle Valli del Natisone il 27 agosto 1917.

L'Ossario copre un'area triangolare ed è formato da quattro torri, una per ogni vertice della figura più una centrale. Ognuna di queste custodisce al suo interno i loculi dei caduti identificati, disposti lungo le pareti, per un totale di circa 20 mila nomi, tra cui 138 austro-ungarici. Gli altri 37mila corpi senza nome (539 di nazionalità non - italiana) sono invece tumulati in tre grandi ossari posti al centro delle tre torri laterali. Tutte le torri inoltre sono collegate tra loro tramite dei tunnel sotterranei e possiedono delle cripte.

(fra.fa.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo