Pagamento fuorilegge I parcheggi blu a rischio illegittimità

GORIZIA
L’Italia, si sa, è il Paese delle interpretazioni. La lettura di una legge non è mai univoca ma la si “interpreta”. E così accade che Giudici di Pace danno vita a sentenze che potrebbero rivoluzionare quello che sino a ieri sembrava essere inattaccabile. È il caso delle zone-blu. Ettore Basiglio Ribaudo, candidato sindaco a Cormòns, annuncia di aver vinto un ricorso al Giudice di pace di Gorizia: una vittoria che “minerebbe” l’esistenza stessa dei parcheggi a pagamento. Non ha ancora ricevuto le motivazioni della sentenza, «ma la multa - spiega - non l’ho più dovuta pagare».
Il nodo del contendere
Ribaudo, in sostanza, ha tirato in ballo l’interpretazione fatta propria dalle trasmissioni televisive «Le Iene» e «Striscia la Notizia». Decisiva la lettura del comma 6 dell’articolo 7 del Codice della strada, che stabilisce: «Le aree destinate a parcheggio devono essere ubicate fuori dalla carreggiata o comunque in modo che veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico». In particolare, i margini della carreggiata dovrebbero essere delimitati da strisce di colore bianco (e non blu come accade oggi, quindi).
Secondo questa interpretazione, a Gorizia (ma anche nel resto d’Italia) risulterebbe illegittima la stragrande maggioranza degli stalli di sosta. In realtà, viene considerata diffusamente valida una sentenza della Cassazione, datata 30 aprile 1992, secondo cui la «carreggiata è la parte della strada destinata alla marcia dei veicoli, delimitata ai lati da strisce di margine». «Al di là di tutto, resto del parere che i parcheggi a pagamento a Gorizia sono illegittimi. E continuerò a lottare perché passi questo concetto», annuncia un battagliero Ribaudo. Nel ricorso, si tirano in ballo anche «l’area di intervento dell’ausiliario del traffico» e la «non immediata contestazione»: insomma, sono tre le motivazioni messe in campo.
La replica del Comune
E il Comune, che dice? Tradisce fiducia e preannuncia un contro-ricorso. «La sensazione è che Ribaudo abbia deciso di farsi multare al fine di presentare ricorso. Capita alle volte di trovare qualche Giudice di Pace molto “estroso” che accoglie dei ricorsi, molte volte immotivati ed irreali - attacca il vicesindaco Fabio Gentile -. Se pensiamo che i ricorsi anti T-Red (le fotocamere ai semafori, ndr) sono ancora accolti dopo che tutti i gradi hanno stabilito che le infernali macchinette sono perfettamente legittime (tanto che qualcuno li reinstalla), si può avere il quadro di riferimento. Intanto, bisogna dire a chiare lettere che ogni caso fa storia a sè, anche per il pronunciamento del Giudice di Pace e, quindi, non credo ci sarà una corsa al ricorso da parte di nessuno».
Gentile, essenso anche assessore comunale alla Polizia municipale, è particolarmente interessato alla questione. «Fermo restando che siamo in attesa di conoscere gli estremi della sentenza del Giudice di Pace, che al momento ancora non conosciamo, è ovvio che presenteremo un controricorso - attacca l’amministratore -. Va detto che il parcheggio a pagamento è e rimane una scelta che è condivisa anche dai cittadini, i quali ormai sono entrati nell’ottica di pagare per avere un servizio che garantisce la rotazione delle vetture durante l’arco della giornata».
I precedenti in Italia
Gentile ricorda come, negli anni, siano stati tagliati molti posti auto a pagamento, trasformandoli in zone a disco orario. C’è stata, poi, una drastica riduzione dovuta alla progressiva pedonalizzazione di molte vie, compresa piazza Vittoria. «A ciò è necessario aggiungere che il numero delle sanzioni è notevolmente diminuito nel corso dell’anno, perchè si fa più prevenzione e si è elastici, senza dimenticare che al sabato pomeriggio si può parcheggiare gratuitamente», chiosa Gentile. «In merito al caso specifico, posso dire una cosa: abbiamo la ragionevole aspettativa che il ricorso che proporremo sarà accolto. Ci basiamo infatti su molte sentenze che sono state accettate. Infatti di Ribaudo è piena l’Italia: così facendo si ottiene ragione davanti al Giudice di Pace, la multa viene annullata ma alla fine l’ente locale ricorre ed ha ragione». E se le cose dovessero mettersi male? «Se dopo il controricorso, ipoteticamente, dovessimo aver torto, vorrà dire che, primi in Italia, dipingeremo anche le linee bianche tanto care a Ribaudo. Ovviamente il costo sarà a carico della collettività».
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