Pahor: «Ora allo Sloveno siamo più sereni»
«Siamo soddisfatti, chiaramente il riconoscimento di Teatro di rilevante interesse culturale ci pone nella condizione di poter lavorare come fatto finora e con una certa tranquillità». Breda Pahor, presidente del Teatro Stabile Sloveno, commenta così la decisione della commissione ministeriale. E aggiunge: «Vorrei ribadire che, a prescindere dalla clausola di tutela (la norma sui teatri di minoranze linguistiche o di confine inserita nel decreto Franceschini, ndr), il Teatro sloveno ha presentato una domanda che risponde ai criteri richiesti a livello ministeriale». Infine, un pensiero sull’esclusione della Contrada, che spera in un ripescaggio: «Mi auguro con tutto il cuore - conclude Pahor - che venga trovata una soluzione». (m.u.)
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