Palazzo Arrigoni venduto a un privato per 10 milioni di euro

E’ stato finalmente venduto palazzo Arrigoni. Viene decretata così la fine della vicenda Kreditna. Il suo fallimento dichiarato nel 1996 evidenziò un ”buco” di 350 miliardi delle vecchie lire.
Ad aggiudicarsi per 10 milioni di euro il prestigioso edificio incastonato tra piazza Dalmazia, piazza Oberdan e via Filzi è stato un privato. I commissari giudiziari che hanno portato a termine la trattativa, Raffaele Lener e Marco Zanzi, tengono la bocca cucita. «L’acquirente nel siglare l’affare ha preteso una clausola di riservatezza», precisano confermando però che a rilevare l’immobile non è stata una società ma una persona fisica. Il Paperon de Paperoni da oggi proprietario di quello che doveva diventare il quartier generale della Banca di Credito di Trieste è un noto e stimato personaggio della regione.
Ancora sconosciuta la destinazione. Da escludere, anche a detta dell’ingegnere Giovanni Cervesi che negli anni ha redatto alcuni progetti di riconversione del palazzo e di direzione dei lavori, una trasformazione in residenze o in albergo. Più probabile invece che a monte dell’investimento ci sia un accordo tra il nuovo proprietario e un ente pronto ad utilizzare la struttura dove ci sono già persino i telefoni sulle scrivanie.
L’offerta d’acquisto era pervenuta lo scorso 12 aprile. I commissari incaricati della liquidazione coatta amministrativa dell'istituto di credito della minoranza slovena in questi mesi hanno atteso proposte economicamente più consistenti. «Abbiamo contattato tutte le realtà che negli ultimi anni avevano manifestato un certo interesse – riferisce Lener – inclusa la Banca Antonveneta, la realtà maggiormente toccata dal crac della Banca di Credito di Trieste. Ma non si è arrivati a nulla di concreto. Si è fatta viva persino una società di Pechino – rivela - che avrebbe voluto sistemare lì la sede di una serie di istituti di credito cinesi, attendavamo un fax ma non è mai arrivato».
E a quel punto i commissari incaricati della liquidazione hanno deciso di vendere l’immobile malgrado la cifra di 10 milioni di euro, iva esclusa, sia decisamente inferiore al valore dell’immobile. L’edificio, infatti, nel 2006 dopo un completo restauro fu stimato intorno ai 21,3 milioni. La cifra comprendeva anche il valore degli arredi, nuovi e ancora oggi perfettamente imballati.
Costruito nel 1925 palazzo Arrigoni consta di otto piani. La superficie lorda è di 9.670 metri quadrati. Ma con il passare degli anni ha evidentemente perso valore. L’ultima proposta di acquisto risale al 2009. Allora erano stati offerti 13,6 milioni di euro, iva esclusa. «Fu una società slovena ad avanzarla – riferisce Lerner – e in linea di massima l’avremmo sicuramente accettata. Ma alla fine la stessa società non fece un’offerta vincolante. Alla proposta iniziale non seguì un’azione concreta. Stavolta la situazione è stata decisamente diversa».
Anche la Regione, nel 2004, fece un pensierino su quell’immobile. E pure la Provincia avrebbe voluto trasferire lì i suoi uffici ma il prezzo rappresentò un ostacolo. Successivamente l’operazione per rilevare il palazzo stava per essere messa a segno in combinata: da una parte le Generali, dall’altra la Regione allora guidata da Riccardo Illy.
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