Palazzo dei filtri a Santa Croce “casa” per rondoni con 12 nidi

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Sono degli habituée del grande palazzo dei filtri di Santa Croce che un tempo veniva usato quale impianto di filtrazione delle acque e oggi è stazione di sollevamento dell’acqua potabile con tanto di serbatoio. Si tratta di alcune famiglie di rondoni che qui giungono puntualmente di primavera in primavera, anno dopo anno, dopo aver affrontato una lunga migrazione.
Da ora in poi questi uccelli potranno contare su ben 12 nidi artificiali che sono stati da poco collocati sotto la linda del tetto del palazzone. A seguito della richiesta dell’associazione “Liberi di volare” che si occupa di preservare i siti di nidificazione naturale dei volatili migratori, AcegasApsAmga, che gestisce la struttura di proprietà comunale, ha pensato di aiutare i rondoni che da tempo giungono a Santa Croce e cercano rifugio nella grande costruzione. Durante i lavori di ristrutturazione del palazzo iniziati la scorsa primavera, la ditta Edili Bi Zeta ha predisposto inizialmente una serie di rifugi provvisori per i rondoni. Le impalcature montate per eseguire i lavori infatti avrebbero potuto creare dei grossi problemi agli uccelli, sfiniti dopo un lungo volo e abituati a insinuarsi nel sottotetto perché abitudinari del luogo.
I rondoni, oltre a non nidificare sugli alberi, si trovano a mal partito con gli edifici moderni privi di interstizi, intercapedini e fori. A fine intervento sono stati collocati i nidi artificiali definitivi con il fondamentale benestare della Soprintendenza. «Attenderemo i nostri migratori di ritorno nella prossima primavera – afferma la referente per “Liberi di volare” Silvana Demauro –. Siamo fiduciosi che apprezzeranno le loro nuove residenze». —
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