Palestre Sgt chiuse, saltano i corsi estivi

I locali sono sotto chiave per ridurre i costi di gestione. Così ha deciso il direttivo, che in una nota del presidente Carmelo Tonon ha chiarito la chiara intenzione dell'abbattimento dei costi eccessivi
In questi giorni la sede della Sgt è orfana del suo andirivieni. Non è l’abituale riduzione delle attività che si verifica alla chiusura dei corsi stagionali - finiti sabato - e che vede proseguire negli allenamenti solo gli agonisti di punta e un manipolo d’iscritti ai corsi estivi. Da lunedì al lavoro è rimasta la segreteria. Le palestre sono chiuse a chiave. Così ha deciso il direttivo proprio sabato, «per ridurre ulteriormente i costi di gestione», si legge in una nota del presidente Carmelo Tonon.


Riapriranno a settembre. Ma, forse, anche prima. Ma, forse, solo in casi eccezionali, in quanto «esistono allo stato attuale - precisa Tonon - delle richieste pervenute in società a firma degli istruttori circa l’utilizzo delle palestre delle sezioni ginnastica e judo e che sono ancora al vaglio del direttivo». Da questa circostanza spunta in effetti un nuovo capitolo della guerra fra Tonon e i dissidenti del Comitato Pro-Sgt, secondo cui le palestre inaccessibili negano a una fetta di tesserati la possibilità di continuare la preparazione in vista delle ultime competizioni.


«Alcuni atleti di artistica e ritmica - scrive ad esempio Adriana De Bernardi, prima firmataria di una lettera con altre dieci sottoscrizioni arrivata al Piccolo - si sono qualificati alla ”Festa della ginnastica” che si terrà a Fiuggi a fine mese. Ora il direttivo non concede l’uso delle palestre per ultimare la preparazione». «È la prima volta che succede un fatto del genere», rilancia il maestro di judo Raffaele Toniolo. «Se la causa addotta è la crisi economica del sodalizio - aggiunge - questo non fa altro che giustificare il nostro allarmismo, fermo restando che chi si iscrive ai nostri corsi estivi paga 25 euro.


Il presidente può licenziare i tecnici, ma non impedire agli atleti di allenarsi», sbotta Toniolo citando il caso di Andrea Salico ed Elisa Marchiò, i due azzurri che «rischiano di pagare più di altri». «Preciso - scriveva Toniolo in una lettera a Tonon del 29 maggio - che gli allenamenti dovranno essere intensificati in funzione della preparazione di Salico e Marchiò per i campionati d’Europa Under 20 in Armenia dall’11 al 13 settembre e i mondiali in Grecia dal 22 al 25 ottobre. Almeno questi due atleti dovranno avere la possibilità di frequentare la società anche per la preparazione atletica e anche ad agosto. Visto il momento di assoluta gravità economica in cui versa la società sono disposto a non percepire emolumenti a luglio». «La società - è la replica Sgt - crede che tali richieste siano di competenza della federazione in quanto gli atleti in questione rientrano nel giro della nazionale.


In tal senso nulla è pervenuto in società da parte della federazione. Diverso il discorso per la sezione ginnastica: il presidente della federazione regionale Carlo Longo si è incontrato con il presidente Tonon per discutere della possibilità di far allenare in una sede appropriata quegli atleti che sono nell’ambito di un interesse nazionale. Tonon ha richiesto alla federazione di segnalare per iscritto gli atleti che sono di interesse federale cui Sgt consentirà un regolare accesso alle palestre».


di Piero Rauber

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