Panettone del Conte in vendita per salvare un’opera d’arte

Fu un oggetto particolarmente caro al conte Guglielmo Coronini. Lo acquistò personalmente nel 1959. Ed era solito ammirare estasiato quel “mezzaro” genovese, un grande telo di cotone stampato con bellissimi motivi di gusto orientale che le donne genovesi a partire del Settecento indossavano come una sorta di grande scialle, in cui si avvolgevano completamente. Oggi, quell’autentica opera d’arte versa in pessime condizioni. Ma si può contribuire al suo (necessario e urgente) restauro, acquistando “Il Panettone del Conte”.
Il tutto rientra nel ricco calendario di iniziative natalizie di palazzo Coronini a base di luminarie, canzoni, solidarietà e dolci. Sì, questi sono gli ingredienti di “Luci e canti a Palazzo: arriva Babbo Natale”, la festa che sarà ospitata da Palazzo Coronini martedì alle 18. L’accensione delle luminarie sarà seguita dal concerto del coro di voci bianche Veseljaki di Doberdò del Lago, diretto dalla maestra Lucia Lavrenčič (scuola di musica Emil Komel di Gorizia), mentre alle 18.30 Babbo Natale raccoglierà le letterine dei bambini, dando loro in cambio un dolce omaggio. Un’iniziativa questa di solidarietà, in quanto realizzata grazie all’ottava edizione del progetto “Missione Babbo Natale”, per la raccolta di fondi a favore di Agmen Fvg (Associazione genitori malati emopatici neoplastici).
Ma il momento-clou, come dicevamo, sarà la presentazione del Panettone del Conte, il prelibato dolce realizzato in edizione limitata per iniziativa della Fondazione Coronini Cronberg e la pasticceria l’Oca golosa di Gorizia. Tutti naturali e di qualità gli ingredienti, ovvero uova, burro, zucchero, uvetta sultanina, canditi, i profumi della vaniglia e degli agrumi di Sicilia, senza dimenticare il lievito madre e per l’impasto la farina integrale del “Patto della Farina”, ottenuta - spiegano alla Fondazione Coronini - «solo da grani antichi autoctoni del Friuli Venezia Giulia, macinati al Molino Tuzzi di Dolegna del Collio seguendo una filiera a chilometri zero, nel rispetto totale dell’ambiente».
Acquistando, dunque, un panettone, si sosterrà il restauro dell’antico mezzaro. Estremamente decorativi, i grandi teli di cotone stampato già all’epoca erano spesso impiegati come tappezzerie: un utilizzo adottato anche dal conte Coronini che l’aveva appeso sulle pareti della sua camera da letto. Fragile e delicato, da oltre dieci anni è stato rimosso dal percorso museale proprio a causa delle gravi condizioni conservative e soltanto un intervento di restauro potrà consertirne di nuovo l’esposizione.
Nella confezione sarà incluso anche un biglietto omaggio per visitare Palazzo Coronini. e prenotazioni per il prelibato “Panettone del Conte” sono già aperte online al sito www.panettonedelconte.it. —
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