Paoletti (Acli): «Inaccettabili gli atteggiamenti vessatori»

È diventata, suo malgrado, esperta di vicende legate a Equitalia: prima come responsabile del Comitato per la tutela della famiglia e della persona, poi come presidente provinciale delle Acli.
Silvia Paoletti, già qualche giorno fa, punto il dito sulla mancata estensione della rateizzazione. E lo fece con una puntuale lettera al giornale. «Quali interessi - si chiese - ha Equitalia di non accettare una richiesta di ri-rateazione da 72 a 120 rate come da decreto legge? Perchè così poca disponibilità quando all'interno degli uffici di Equitalia c'è un pannello dove c'è scritto "sportello amico"? Quale interesse a far recapitare a un contribuente l'avviso (con importi peraltro completamente sballati): avviso messo nella buca della posta senza alcun precedente avviso di intimazione di pagamento (come da procedura, deve essere spedito mezzo raccomandata) dove si fa richiesta di pagare entro cinque giorni dal ricevimento avviso? E come è possibile che vengano richiesti i pagamenti di cartelle esattoriali già pagate/o in pagamento, spese di mora non dovuti, cartelle esattoriali mai notificate di cui magari, con richiesta scritta dal contribuente, Equitalia a distanza di ben 5 mesi non ha dato alcuna risposta, perchè a dire, sempre dall'addetto Equitalia (allargando le mani) si può sbagliare. Come dire, 2 pesi 2 misure, perchè per quanto riguarda il contribuente, non ha nemmeno il tempo di verificare il quantum, deve pagare subito altrimenti arriva il pignoramento. Allora, perchè questo Ufficio di riscossione si chiama Equitalia? Di equo in realtà non ha nulla».
Ricordò Silvia Paoletti: «Il momento socio-economico che stiamo vivendo non può più accettare tali atteggiamenti vessatori da parte di nessuno, nemmeno da Equitalia. Se amiamo le nostre famiglie e il nostro territorio non possiamo accettare inerti al totale impoverimento di tutti noi. Non possiamo accettare che dagli uffici di questi signori escano madri e padri piangendo per la paura di ciò che sarà della loro intera vita. Ciò che sta accadendo è davvero paradossale. Il 21 giugno scorso, è stato approvato il Decreto del fare (d.l.69/13 convertito in legge a fine agosto), una possibilità importante per chi vive difficoltà economiche: peccato però che al momento il decreto sia tutt'ora un semplice scritto, perchè al momento la dilazione a 120 rate non è attuativa, manca il decreto attuativo del ministero dell'Economia, che sarebbe dovuto essere emanato entro 30 giorni dalla legge di conversione del decreto legge 69/13, cioè il 20 settembre us.. E invece? Non c'è ancora».
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