Parapiglia sul verde a Romans Condanna a 4 mesi più le spese
ROMANS
Quel fogliame rigoglioso pendente sul suolo pubblico lo ha portato davanti al Tribunale, a fronte della condanna e del pagamento di oltre 3.500 euro, tra risarcimento e spese legali. L’uomo, non avendo provveduto alla manutenzione della siepe sporgente sul marciapiede, come d’obbligo, liberando l’intralcio e la visuale in area pubblica, s’è trovato chi è intervenuto d’imperio, reagendo per bloccare le operazioni. Il risultato finale è stato una spinta a un agente della Polizia locale. Un epilogo per il quale Giovanni Maria Greco, oggi di 84 anni, è finito a processo per resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice monocratico Fabrizia De Vincenzi ha pronunciato sentenza di condanna alla pena di 4 mesi, con la sospensione condizionale, nonché al risarcimento di oltre mille euro per danni morali a favore dell’agente, e a circa 2.500 euro di spese legali.
È accaduto a Romans d’Isonzo. Era il 6 agosto 2015, quando nella casa dell’uomo, all’epoca 78enne, s’erano presentati gli operai del Comune che, a fronte di specifica ordinanza firmata dal prefetto, avevano proceduto con il taglio dei rami della siepe che dal giardino privato sporgeva sulla pubblica via. Un’operazione che l’uomo aveva cercato di bloccare, se non che era intervenuto l’agente della Polizia locale, presentatosi all’abitazione di via Decima, proprio trattandosi di un’ordinanza prefettizia. È a quel punto che l’anziano aveva spinto il vigile, finito verso la rete di recinzione per poi cadere a terra. Da qui, dunque, la condanna dei 4 mesi, con la condizionale, il risarcimento e le spese legali a carico dell’uomo, disposti dal giudice che s’è riservato 30 giorni per il deposito delle motivazioni alla sentenza. A rappresentare l’imputato è stato l’avvocato Corinna Parisi, mentre a sostenere l’agente, costituitosi parte civile al processo, è stato l’avvocato Alberto Tofful.
L’articolo 29 del Codice della strada stabilisce che i proprietari confinanti su suolo pubblico hanno l’obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada (o autostrada) e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine e che nascondono la segnaletica o ne compromettono comunque la leggibilità. Peraltro, in caso di caduta di ramaglie, o vegetazione in genere, dall’area privata sul piano stradale, il proprietario è tenuto alla rimozione quanto prima possibile. La violazione delle disposizioni prevede una sanzione amministrativa da 169 fino a 680 euro. —
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