Parchi e scuole puliti ma l’invasione di topi resiste sul De Dottori e in via Serenissima

Problemi sul canale tra l’Anconetta e l’ospedale San Polo In città situazione tranquilla. Tra un mese nuovo controllo
Bonaventura Monfalcone-12.02.2014 Danni alla passeggiata-Porticciolo Nazario Sauro-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-12.02.2014 Danni alla passeggiata-Porticciolo Nazario Sauro-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



A Monfalcone i ratti scorrazzano soprattutto lungo il canale De Dottori, tra l’Anconetta e l’ospedale di San Polo. Su 21 postazioni 16 sono risultate positive alla presenza dei roditori. La situazione della città è però buona nel suo insieme, secondo l’assessore all’Ambiente Sabina Cauci, che cita i risultati del primo controllo delle 700 esche posizionate in città per sferrare un attacco frontale ai ratti.

«Gran parte della città è risultata pulita – spiega –, mentre va detto che il tratto del canale De Dottori più infestato non era mai stato bonificato in precedenza». Un’altra forte positività è stata però rilevata in via Serenissima, alle spalle di corso del Popolo, dove i roditori hanno visitato 6 esche su 10. «Solo in via della Serenissima, inoltre, i topi hanno consumato il 100% delle esche nelle postazioni», aggiunge l’assessore. Nel parco della Rimembranza, in via dei Cipressi, tutte le 5 trappole sistemate nell’area verde, dove sta sorgendo un nuovo parco giochi, sono state visitate, ma a livelli molto bassi.

Qualche positività è stata riscontrata comunque anche nel rione di Panzano, a largo Isonzo e in via Veronese, in via delle Mandrie, al capo opposto della città. «Tutti i giardini delle scuole e le altre zone verdi sono risultate pulite» sottolinea Cauci. Tutte le esche risultate positive sono state ora ricaricate e tra circa un mese saranno sottoposte a un nuovo controllo, che interesserà tutta la città. Se risulteranno non visitate dai topi per tre osservazioni consecutive, le esche saranno spostate e collocate in altre zone della città. Quelle posizionate nelle scuole e nei giardini rimarranno, però, sempre al loro posto, per proteggerne i frequentatori che in larghissima misura sono bambini.

Prosegue, intanto, anche la lotta contro l’invasione delle zanzare che diventa anche tecnologica, pur senza abbandonare i trattamenti chimici, contro le larve e gli insetti adulti, che lo scorso anno, anche in Fvg e in Bisiacaria sono state responsabili della trasmissione del West Nile virus (una trentina i casi accertati in regione).

In queste settimane 240 delle circa 300 caditoie del centro e di Panzano sono state dotate di una «zanzariera basculante», prodotta dalla SistemAmbiente di Padova che l’ha testata e collaudata assieme all’Università della città veneta.

Il dispositivo, già sperimentato con successo a Treviso, Mantova, nella stessa Padova e in un’altra decina di centri del Veneto, impedisce che le zanzare abbiano accesso ai depositi di acqua stagnante per deporvi le uova, ma in caso di pioggia, grazie al movimento basculante, consente il normale deflusso dell’acqua. Il meccanismo è inoltre utile per impedire la risalita dei ratti.

L’investimento da parte del Comune non è irrisorio, perché si parla di 40 mila euro per l’installazione delle 300 zanzariere meccaniche, ma l’amministrazione conta però in prospettiva di poter ridurre il ricorso ai trattamenti chimici. La maggiore attenzione nei confronti dell’area del centro, dove la scorsa estate la presenza degli insetti è stata particolarmente fastidiosa, non si fermerà comunque al posizionamento delle zanzariere per tombini, estendendosi anche all’utilizzo dei trattamenti chimici. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo