Parco di Miramare chiuso di lunedì

Cancelli sbarrati fino alle 14 a marzo per lavori. Gli operatori turistici: «Molte scolaresche hanno già prenotato»
Di Elena Placitelli
Foto BRUNI TRieste 10.10.12 Parco di Miramare: è iniziato il maquillage
Foto BRUNI TRieste 10.10.12 Parco di Miramare: è iniziato il maquillage

Il castello di Miramare introduce per la prima volta nella sua storia la chiusura settimanale. L’esperimento è già partito. La residenza di Massimiliano e Carlotta resta chiusa insieme al parco che la circonda: inevitabile lo smarrimento dei turisti che solo davanti ai cancelli si sono accorti di poter iniziare la visita alle 14 del pomeriggio. Si tratta di una formula sperimentale avviata a febbraio che dovrebbe proseguire solo per tutto il mese di marzo. Ad aprile i giorni di apertura torneranno a essere sette fino a settembre, anche se d’inverno l’orario potrebbe essere ridotto. Non era mai successo prima, o per lo meno nessuno degli addetti ai lavori ricorda qualcosa di simile nel passato. Anche risalendo a 30 anni fa, tutti ricordano Miramare come il parco di Trieste con la prerogativa speciale di essere aperto sette giorni su sette.

Il motivo ufficiale? La Soprintendenza regionale dei beni storici e artistici ha subito messo a tacere le voci che fanno dipendere la chiusura dalla mancanza di fondi e dunque di personale. La straordinaria chiusura settimanale dipende invece dai lavori di manutenzione che finalmente sono partiti, mettendo a frutto 1,2 milioni da tempo stanziati dal ministero (poi ce n’è altri 600 mila dalla Regione). Con l’avvio dei cantieri la Soprintedenza ha fatto in modo che gli ospiti non intralciassero i lavori, almeno una volta alla settimana.

«Ci si è tanto lamentati delle cattive condizioni del parco e adesso che i lavori sono cominciati tutti a puntare il dito contro la sua chiusura - risponde il soprintendente Luca Caburlotto -. Con la direzione regionale abbiamo condiviso la necessità di introdurre un giorno di chiusura per portare avanti le operazioni più delicate. Di lunedì mattina i custodi si sono dimostrati disponibili per trasformarsi in vere e proprie sentinelle: da meri controllori dei turisti, ora contribuiscono attivamente alla manutenzione, andando a verificare di persona ciò che deve essere restaurato, passando in rassegna tutte le maniglie del castello e pure l’effetto dei lavori già fatti».

Altra cosa è però la mancata comunicazione agli interessati. Anche in questo caso la Soprintendenza non ha responsabilità. Con una tempestiva comunicazione inviata via mail il 23 gennaio, Caburlotto ha comunicato a Comune, Provincia, carabinieri, polizia e Turismo Fvg, che dal 4 febbraio castello e parco sarebbero stati chiusi il lunedì. Solo che la comunicazione non è arrivata a tutti. Rischiando di mandare in tilt l’arrivo dei gruppi e delle scolaresche a stagione appena avviata. «Dal 10 marzo in poi ho già prenotato l’arrivo delle gite scolastiche – commenta la vicepresidente dell’Associazione guide turistiche del Nordest -, si tratterà di spostare le visite al castello al pomeriggio di lunedì, ma avremmo potuto ovviare a questo diagio se fossimo stati avvisati in tempo».

Reazione identica quella della presidente dell’Associazione guide turistiche Fvg, Paola Vento, che conferma come a marzo ci siano già parecchie prenotazioni. Anche Federalberghi cade dalle nuvole. Ci pensa il direttore di Turismo Fvg, Edi Sommariva, a uscire dall’impasse: «Ricevuta la comunicazione dalla Soprintendenza – afferma - abbiamo avvertito tutti gli attori afferenti alla nostra agenzia. Ci rendiamo conto del disagio per altri enti turistici come Promotrieste, che sono indipendenti da noi. Fare turismo è una questione di rete, tanto più che Miramare è un punto di forza della “Fvg card”. Qualora sorgesse un altro simile disguido, ci impegniamo ad avvisare anche gli altri attori turistici importanti».

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