Parovel: «In atto un golpe interno per farci tacere»

«Dentro il Mtl sta succedendo quello che si prevedeva da tempo. Interessi ostili al Movimento hanno scatenato un attacco esterno ed interno. Ma violentissimo, e per smentire la nostra diffusione di informazioni da fonti riservate su progetti di 'ndrangheta contro chi blocca l'opzione speculativa edilizia ed immobiliare sul Porto Franco nord, detto “vecchio”». Paolo G. Parovel, classe 1944, direttore della “Voce di Trieste” e di “Trieste Libera News”, rappresenta una specie rara. Si defisce, senza possibilità di smentita, un giornalista investigativo, un traduttore, uno studioso eclettico triestino. Il suo curriculum è ricco di deviazioni e relazioni pericolose. Ora è il punto G. del Movimento Trieste Libera del quale ha persino preso la tessera. Dietro il presidente Roberto Giurastante, che ha avviato un’azione di pulizia interna al movimento, c’è lui: il “grande vecchio”.
Si parla di golpe, colpo di stato, epurazioni, purghe.
Il termine purga, se mi passate la battuta, sarebbe offensivo per gli espulsi. Ma è davvero un golpe interno, cioè il tentativo di una minoranza di prendere il potere con azioni di forza illegali ed ingannevoli: occupazione di siti e pagine internet ed e-mail del Movimento, propagande aggressive di organi illegittimi, progetti di occupare la sede, eccetera.
Si fatica ad immaginare Stefano Ferluga a capo dei golpisti...
Infatti le centrali sono esterne. Ma il gruppo interno fa riferimento a lui, inclusa la “sicurezza” violenta di Sandro Gotti, che Ferluga dice essergli stata consigliata dalla Digos, ma non è vero. Quindi può esser stato qualcuno peggio. Ferluga di suo non è però un leader. Anche quand'era presidente lui, nel 2012-2013, il leader reale del Movimento era già Roberto Giurastante.
Lei definisce Ferluga un "dilettante esoterista". Cosa intendeva?
Che ogni tanto vi accennava, e ci risulta andasse a fare rituali pseudo-esoterici in porto e sul Carso. Trieste è purtroppo piena di cose simili.
E qual è il suo ruolo all'interno del Mtl?
Io vi ho collaborato dal 2013 con documenti di analisi politico-diplomatica e giuridica, dato che l'azione di Trieste Libera si svolge su quel piano, perché non è un partito ma un'organizzazione non-ideologica per ottenere la piena attuazione dei diritti internazionali di Trieste, che sono di economia e lavoro, nell'interesse di tutti.
Perchè ha atteso fino a gennaio per prendere la tessera?
Mi sono iscritto quando è stato necessario perché occorreva un direttore responsabile anche per l'organo di stampa del Movimento, “Trieste Libera News”, cosa che faccio ovviamente gratis come il resto.
Come mai lei, giornalista investigativo e semplice iscritto, ha firmato l'esposto assieme del presidente del Mtl Roberto Giurastante?
Io l'ho firmato, come in intestazione, quale direttore della Voce di Trieste, mentre Roberto Giurastante l'ha firmato quale Presidente del Mtl, perché i reati denunciati sono stati e vengono commessi contro ambedue le entità e persone.
Molti sostengono che i guai per il movimento sono cominciati dopo il suo ingresso. L'ex presidente Stefano Ferluga che si è anche dato del "mona" per non essersene accorto...
È una delle sue affermazioni più sorprendenti per chi conosce i fatti, dato che lui firmava da oltre un anno le cose preparate da me, e mi chiedeva consigli ed interventi anche pubblici sino a poco prima di tentare il golpe. Ma racconta pure che nel movimento vi era un “regime di terrore” creato da Giurastante, persona invece rispettosa di tutti. Chi creava problemi erano alcuni dei “Rambo” di Gotti, fedeli di Ferluga.
Non è comico chiedere soccorso alla magistratura italiana dopo aver sollevato il difetto di giurisdizione?
No, perché le azioni sul difetto di giurisdizione servono ad ottenere sentenze italiane negative per dimostrare nelle cause internazionali le violazioni dei diritti (Tar e Consiglio di Stato hanno fatto la gioia dei nostri legali inglesi). Mentre le funzioni di giustizia ordinaria, in questo caso la tutela anticrimine, sono dovere del governo italiano come amministratore provvisorio del Territorio Libero, e vengono chieste solo a questo titolo.
Perché nell'esposto parlate di "truffa", "associazione a delinquere" e reati informatici?
Perché riteniamo sia l'esatta configurazione penale del comportamento di un gruppetto organizzato di persone che senza averne diritto si impadronisce dei mezzi di comunicazione informatici, dei dati sensibili e del nome di un'organizzazione, e li usa per troncarle la comunicazione con i soci e bombardarli di propagande diffamatorie ed ingannevoli con lo scopo dichiarato di rovesciarne regole e rappresentanti legittimi.
Quale credibilità può avere un movimento che dopo due anni caccia 4 soci fondatori, due ex presidenti, un segretario e metà direttivo...
Altissima, perché a differenza dai partiti italiani dimostra pubblicamente di avere il coraggio di far pulizia nei ranghi e nei conti senza cedere ad opportunità e ricatti, allontanando persone capaci dei comportamenti sopra detti.
L'ex zona B. Un tabù per lei. Rimozione freudiana?
No, realismo giuridico e politico-diplomatico. La questione giuridica dell'ex Zona B è chiusa dal 1991-92 perché i riconoscimenti internazionali di Slovenia e Croazia da parte di tutti i Paesi delle Nazioni Unite, e di tutti i firmatari del Trattato di Pace del 1947, ne hanno realizzata l'unica condizione di modifica possibile, quella dell'art. 30, n. 3 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati. Rivendicare la Zona B sarebbe perciò sforzo politico inutile e destabilizzante, che sul piano diplomatico ci inimicherebbe tutti i Paesi ora neutrali od interessati ad un Territorio Libero e porto franco internazionale, che non destabilizza nulla perché implica solo i nostri rapporti con Roma.
"Roberto Giurastante è più che il Saviano di Trieste" dice lei. Quindi dovrebbe vivere sotto scorta?
Per capire il valore del lavoro coraggioso di Roberto occorre leggere il suo libro-inchiesta “Tracce di legalità”. Ha avuto per questo già bisogno di scorta, ma quello che occorre davvero è che la magistratura si muova su tutto quello che lui ha scoperto e denunciato.
Una scorta l'aveva ...
Quella di Gotti era diventata troppo invadente e pericolosa.
Ma davvero il "servizio di sicurezza era divenuta una specie di guardia pretoriana manesca che intimidiva i volontari in sede”?
Sì, ce ne sono tutte le testimonianze. Infatti si sono schierati coi “golpisti” contro Roberto.
A quanto ammontano i cospicui ammanchi di cui parlate e che attribuite alla presidenza Ferluga?
Sono in fase di calcolo col bilancio da parte del Comitato di controllo contabile che dovrà portarlo al Direttivo, quindi non posso fare io cifre esatte, ma per la sola sagra estiva dovrebbero aggirarsi sui 50-60mila euro. Ma a differenza dei partiti, il Mtl lo dice.
«Giurastante è uno dei due combattenti civili più efficaci ed odiati dalle cosche di malaffare politico-economico che parassitano Trieste. L'altro più odiato dai malaffaristi sono io, ed il perché lo trovate sul mio curriculum in rete». Non esagera un po’?
Purtroppo no. Si legga il libro di Giurastante, le cose che scrivo io ed il mio curriculum.
Minacce da mafia e n'drangheta. Niente camorra e Sacra Corona unita?
Le segnalazioni principali da indagini sono sinora di 'ndrangheta per i settori del traffico di cocaina e del riciclaggio in immobili, imprese in difficoltà e su conti di organizzazioni non-governative, più l'edilizia, dove vi sono anche tracce consistenti di mafia siciliana.
È vero che lei e Giurastante girate con giubbotti antiproiettile?
Macché.
E i rapporti che le vengono attributi con i servizi sloveni sono fantasie?
Come sta scritto nella mia biografia anche in rete, da analista specializzato dei problemi di stabilizzazione dell'area ex-jugoslava oltre a pubblicare su stampa estera ho collaborato in particolare con centri d’analisi sloveni, italiani, europei e statunitensi.
Se dico Marina Monassi, cosa le viene in mente...
La prima presidente dell'Autorità portuale di Trieste che promuove doverosamente il porto franco, pure con competenza ed energia, e per questo è sotto un linciaggio politico e stampa continuo di chi ha interessi contrari.
Come vede la statua di Monsignor Santin nel porto?
Sbagliata. La Voce ha proposto un progetto serio e a costo zero per ricordare assieme a San Giusto i tre vescovi, Karlin, Fogar e Santin, come volti diversi e complementari del Novecento.
L'Authority sostiene il Mtl?
No, sono due mondi diversi e non compatibili, perché è un organo dello Stato italiano.
I rapporti con il Movimento 5 Stelle di Trieste?
Buoni con i consiglieri comunali e con i due parlamentari, ma anche con Max Fedriga della Lega. A livello personale ho apprezzato anche la capacità della Savino. Mentre quelli del Pd sono rovinosi.
Come si finanzia il Movimento Trieste Libera?
Con le quote dei soci ed i liberi contributi di associati e cittadini, qui ed all'estero.
Molti si sono iscritti al Mtl convinti di non pagare le tasse all'Italia. Non si tratta di "abuso di credulità popolare"?
No, perché secondo il Trattato di Pace non siamo tenuti a pagare il debito pubblico italiano, e secondo il mandato del Memorandum di Londra il Governo italiano deve amministrare Trieste totalmente separata dall'amministrazione dello Stato italiano, anche per regime fiscale. Questo significa pagare tutti almeno il 50% in meno, e che i nostri soldi restano qui.
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