Parroco influenzato, in aiuto un cappellano in vacanza

«Chiuso per influenza». C’è mancato davvero poco che all’esterno delle chiese i fedeli avessero trovato questo cartello di avviso. Se non ci fosse stata la disponibilità di un sacerdote di Grado, cappellano militare insegnante alla scuola della marina di Venezia, presente nell’Isola per un periodo di ferie, sarebbe veramente potuto capitare.
Da domenica, infatti, il parroco, l’arciprete monsignor Armando Zorzin, che tra l’altro ieri ha festeggiato anche il compleanno, è costretto a letto a causa di un forte attacco influenzale. Considerato che a Grado c’è solo un altro sacerdote (fino a non tanti anni fa se ne contavano addirittura cinque), sarebbe stato impossibile coprire tutti gli appuntamenti religiosi previsti in basilica, in Città Giardino e a Fossalon. E meno male che è stata soppressa solo la messa delle 8.30 in basilica.
Dunque, con monsignor Zorzin ammalato, c’era solo il cappellano cooperatore don Nadir Pigato. Fortunatamente, tuttavia, c’è sempre a dare una mano, nei limiti del possibile, il gradese don Gianni Medeot, cappellano militare che ha prestato servizio anche in Afghanistan e che ora si occupa dell’insegnamento alla scuola navale della marina Francesco Morosini di Venezia, effettuando contestualmente il servizio di cappellano dei militari di Venezia.
Nonostante sia costretto a letto, il parroco ha voluto comunque esprimere a tutti l’augurio per il nuovo anno ripercorrendo alcuni momenti importanti accaduti nell’annata appena trascorsa. Il primo riguarda i 150 anni dell’Incoronazione della Madonna di Barbana. L’arciprete ricorda l’incredibile partecipazione di fedeli alla tre giorni di iniziative davanti alla venerata statua della Madonna di Barbana che nel 150° anniversario della sua incoronazione è uscita dalla sua isola per venire a Grado. Un avvenimento in ogni caso legato alla collaborazione prestata dalle associazioni locali, che in particolar modo nel 2013 si sono prodigate anche in opere a favore dei più bisognosi, come la più recente raccolta di generi alimentari da destinare alle famiglie in difficoltà.
«Mi auguro – ha detto monsignor Zorzin – che queste opere vadano sempre più diffondendosi in tutto il contesto sociale gradese ampliando il sentimento di fraternità che vada a distinguere tutta la comunità».(an.bo.)
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