Parte la bonifica nel campo sportivo a Roiano

Sarà sostituita la copertura dello storico impianto sportivo di viale Miramare 51, di proprietà di Rete ferroviaria italiana, in gestione al Dopolavoro ferroviario. Dopo anni di proteste dei residenti delle case più vicine, preoccupati per la presenza di eternit nelle volte, finalmente Rfi ha deciso di dare inizio ai lavori. «Rfi ci ha comunicato che ai primi di luglio inizierà l'intervento di demolizione della copertura - dice Claudio Vianello, presidente del Dopolavoro - e che subito dopo ne sarà realizzata una nuova, rispondente ai più moderni criteri di sicurezza e di tutela ambientale».
Una decisione che però non soddisfa i vicini: «Sono anni che chiediamo si provveda - dice Nivea Mislei, che abita nell'edificio attiguo al vecchio impianto - perché c'è soprattutto un albero molto alto, di cui nessuno si è mai occupato, che nel tempo ha raggiunto la parte interna della copertura e, a ogni refolo di bora, gratta sulla superficie raschiandola. Sapendo che la copertura è stata realizzata in eternit - aggiunge - è ovvio che la nostra preoccupazione è notevole». Altrettanto preoccupate sono le famiglie dei tanti bambini e ragazzi che, negli anni, hanno frequentato l'impianto, per più di mezzo secolo riservato a discipline come il pattinaggio e l'hockey a rotelle, e più recentemente trasformato in campo di calcio a cinque.
Del problema era stata investita, già quattro anni fa, l'Azienda per l'assistenza sanitaria. Dopo un interminabile scambio di corrispondenza fra tutti i soggetti coinvolti, nel febbraio di quest'anno, il direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Ass, Valentino Patussi, aveva scritto al Comune, ricordando di avere ricevuto «segnalazioni da parte dei residenti e dal nucleo di Polizia ambientale del Comune, fin dal settembre 2012, per le condizioni di degrado della copertura in eternit. Abbiamo inviato numerose note prescrittive a Rfi - aveva aggiunto Patussi - che ha promesso di iniziare i lavori di sostituzione, ma gli stessi non sono mai iniziati, se si escludono parziali interventi di messa in sicurezza e di preclusione delle attività sportive. Qualora Rfi non provveda - aveva concluso il direttore del Dipartimento - sarà necessario effettuare coattivamente gli interventi richiesti a tutela della salute pubblica».
Ora si è giunti a una conclusione: «A fine estate - annuncia Vianello - avremo una nuova copertura e potremo riprendere le varie attività». Rimane però la preoccupazione fra coloro che hanno utilizzato quel campo e fra i soci del Dopolavoro che, fino alla recente chiusura della struttura, hanno frequentato il bar situato vicino all'ingresso. A tentare di tranquillizzare gli animi ci pensa Renzo Simoni, responsabile della Struttura di igiene e tecnica del lavoro dell'Ass: «Non esistono evidenze che confermino l'aumento di patologie dovute a presenza di coperture in eternit - precisa - perciò non è corretto affermare che l'area attorno al campo di viale Miramare potrebbe essere più pericolosa di tante altre zone di Trieste». (u.s.)
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