Parte la riqualificazione dell’ex ospedale di Palmanova

PALMANOVA. Il finanziamento regionale ammonta a 1 milione e 388mila euro e copre circa il 20% del primo intervento che verrà realizzato sull’area dell’ex ospedale di Palmanova. La Mcp FriulCostruzioni, proprietaria dal 2008 dell’immobile, sta infatti per avviare un’operazione che, nella prima fase, vedrà un investimento di oltre 5 milioni di euro. Il progetto è curato dallo studio Legisa Architetti e dallo studio Calligaris. «Si tratta di un intervento molto articolato - così Legisa- che coinvolge un’ampia porzione di Palmanova. Si consideri infatti che l’area coinvolta è pari a 8mila mq. La maggior parte dell’insula potrà ospitare servizi, con particolare attenzione a quelli sociosanitari. Ma una parte dell’area, circa il 30% del totale, accoglierà spazi residenziali con 40 appartamenti. Grazie al finanziamento regionale (1,2 milioni per le opere residenziali e 188mila su altre destinazioni d’uso, ndr) sarà proprio questa la prima parte che verrà realizzata». I tempi ormai sono maturi e, una volta presentata l’iniziativa e verificato l’interesse del mercato, i cantieri si apriranno. Già a dicembre dovrebbero partire le demolizioni dell’intera area, a eccezione dell’immobile che si affaccia sulla Strada delle Milizie.
«A febbraio – prosegue l’architetto- dovrebbe partire la fase di urbanizzazione. In primavera toccherà alla realizzazione del primo blocco di alloggi e, a seguire, alla sistemazione dell’area pubblica ai piedi della torre piezometrica e davanti alla caserma Filzi». L’accordo col Comune vincola la ditta a terminare queste opere di riqualificazione delle aree verdi contestualmente all’agibilità degli appartamenti. Questo primo intervento vedrà anche la cessione al Comune della strada delle milizie che sarà aperta al pubblico. Aggiunge Marco Costaganna, procuratore della Mcp: «Una volta realizzati, gli appartamenti saranno posti sul mercato a cifre che, grazie al finanziamento regionale e alla convenzione col Comune, avranno costi dagli 80mila ai 160mila euro circa». Nel frattempo proseguono studi e contatti per portare avanti il resto dell’insula, quello che deve essere adibito a servizi. Commenta il geometra Calligaris: «È stato quasi un azzardo progettuale lavorare su un’area a prevalente destinazione a servizi. Pertanto al più presto riprenderemo i contatti con l’Aas 2 per ospitare, nell’immobile storico che conserveremo, il Centro di assistenza primaria che abbiamo già iniziato a progettare proprio secondo alcune indicazioni ricevute dalla stessa Azienda». Qui dovrebbero essere accolti i servizi sanitari di base, gli ambulatori dei medici di Medicina generale e dei pediatri, la guardia medica. Sono in corso contatti con l’Aas 2 anche per la sistemazione dell’area di parcheggio di sua proprietà che potrebbe servire il Centro.
Monica Del Mondo
Riproduzione riservata © Il Piccolo