Paul John e Ivan goriziani simbolo del nostro ’900

Nella chiesa parrocchiale di Merna, pochi metri dopo il confine, si celebra oggi, con un concerto e con una mostra, il ricordo di due goriziani illustri che, ancorché dimenticati, ben sintetizzano il...

Nella chiesa parrocchiale di Merna, pochi metri dopo il confine, si celebra oggi, con un concerto e con una mostra, il ricordo di due goriziani illustri che, ancorché dimenticati, ben sintetizzano il tribolato Novecento cittadino. Si tratta di Paul John Sifler, musicista e compositore, e di suo padre Ivan Kacin, liutaio e costruttore di organi e pianoforti. Inizio della manifestazione alle 19 con un concerto d’organo: in programma sei rapsodie del compositore, compresa la sua più famosa “Disperazione ed agonia a Dachau”. L’esecuzione è affidata al musicista Gregor Klancic, nativo di Merna ma attivo da molti anni a Lubiana. A fine concerto nella sagrestia della chiesa parrocchiale si apre un’ampia mostra documentaria sulla vita e l’opera del padre e del figlio, dell’industriale e del musicista, protagonisti entrambi di vicende che hanno dell’incredibile. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio provinciale di Nova Gorica e della ricercatrice Alexandra Pavsic Milosz, resterà aperta per due settimane, sino alle festività natalizie.

Ivan Kacin (1884-1953), nativo di Circhina, insedia a Gorizia una fabbrica di organi nel 1919, nella casa d’angolo fra l’inizio di riva Piazzutta e l’attuale via Brass, nell’edificio che sino a qualche anno fa ospitava l’osteria “della Lojcka”. Ma perché Gorizia? Lungo il fronte dell’Isonzo quasi tutte le chiese si trovavano distrutte o depredate e quindi c’era lavoro in abbondanza per l’intraprendente liutaio. In una dozzina d’anni costruì 33 grandi organi per le chiese del Goriziano e del Friuli. Il più grande lo realizza nel duomo di Piazzola sul Brenta ma imponente è anche quello della chiesa di Merna, proprio quello su cui il figlio, nel 1984, in un soggiorno in Jugoslavia, tenne un concerto. Oltre agli organi la fabbrica di riva Piazzutta costruiva pianoforti, armonium, tastiere varie, con una produzione di grande rilievo. Non ebbe però vita facile negli anni del fascismo. Impiegava solo operai sloveni, tutti di Salcano, provenienti dalla famosa scuola di falegnameria. Ma dava fastidio anche l’enorme insegna all’entrata con quella grande kappa iniziale che il padrone si ostinava a non cambiare in “ci”. Nel 1935 Ivan Kacin trasferisce la fabbrica a Lubiana e vi rimane sino all’arrivo dei tedeschi, nel 1941, per poi ritornare a Gorizia. Paul John Sifler (1911-2001), il figlio, nasce nel dicembre del 1911 ed il concerto di stasera intende appunto celebrarne il centenario. Ivan Kacin a causa di un precedente matrimonio non potè riconoscere il figlio e la madre emigrò in America. Paul John Sifler non vide mai suo padre; ebbero però frequenti rapporti epistolari, così come li ebbe con la sorella Dorica Makuc, nota giornalista e regista. Raggiunse la celebrità suonando l’organo, collaborando anche con Hollywood, ma diceva di suonare solo per esser poi libero come compositore, ispirandosi anche all’opera e alla vita del suo grande amico Marko Vuk, grande studioso d’arte sacra. Nel suo soggiorno del 1984 in Italia e Jugoslavia tenne due concerti a Gorizia, in Duomo e a Sant’Ignazio, due a Bilja e tre proprio a Merna: “Io suono l’organo del mio papà che non ho mai visto”.

Sandro Scandolara

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