Pellegrin ci riprova: nozze civili

Tramontato in modo piuttosto tempestoso il “sì” in chiesa, Giorgio Pellegrin e la sua promessa sposa Sandra Ciscato, ci riprovano a scambiarsi la promessa di unione a vita. Sono state presentate al Comune di Bassano del Grappa regolari partecipazioni di matrimonio. La data fissata per il rito civile è lunedì prossimo. Così, dunque, gli atti ufficiali, confermati ieri all’Ufficio dello Stato civile del Comune veneto. Anche se sembrano ormai ben pochi a crederci, non foss’altro per la scia di “bidoni” che hanno costellato il preannunciato matrimonio del secolo, da oltre 160mila euro, disseminando insolvenze e non poca rabbia.
E se la coppia, dicono a Bassano, gira tranquillamente per la splendida città veneta come se nulla fosse accaduto, c’è chi sta pensando di adire alle vie legali.
Come all’esclusivo Asolo Golf Club, la locatino per il banchetto nuziale, dove ad oggi hanno visto solo un acconto di mille euro, con un assegno a firma della futura consorte di Pellegrin, tenendo ancora in ballo il pagamento in ordine alla merce acquistata e il pagamento di alcuni fornitori. Un importo da quantificare nel dettaglio, è stato riferito, ma comunque piuttosto consistente. Altri 10mila euro restano da pagare per gli addobbi floreali: la fiorista di Bassano continua ad avere in mano un assegno rimasto coperto il solo giorno della consegna. La commerciante ha deciso di attendere, di “dare un’altra possibiiltà”, prima di procedere con il protesto.
Quanto all’agenzia viaggi, dove il preventivo per una luna di miele da sogno, da 55mila euro, in business class, prefigurava un tour tra Nuova Zelanda, Isole Fiji, Australia e la barriera corallina, fino a Dubai, nel prestigioso hotel a forma di vela Burj al Arab, si è proceduto alla consegna agli invitati di quanto versato per la lista di nozze, 1.500 euro complessivi, non avendo perfezionato e firmato alcun contratto, pur con un mese e mezzo di lavoro perduto.
Tempo perso nell’organizzazione e qualche servizio fotografico per l’addio al celibato di entrambi i promessi sposi è quanto ci ha rimesso il fotografo che ha pure sollecitato un acconto a Pellegrin, fino a risolversi, la vigilia delle nozze, a sospendere tutto non avendo ricevuto l’anticipo richiesto. L’aspetto più fastidioso è stato però veder crollare come un castello di carta un progetto particolarmente interessante, ha commentato non senza amarezza il professionista.
Giorgio Pellegrin, al telefono, assieme alla compagna, ieri si è limitato a osservare: «Parlo solo davanti al mio avvocato», evidenziando, a proposito delle dichiarazioni rilasciate dall’ex moglie: «Stiamo scherzando? Se dovessi parlare di quella persona, ci vorrebbe una settimana».
Riproduzione riservata © Il Piccolo