Peteano rimane viva nei ricordi e c’è chi è diventato carabiniere

le storie
Due testimonianze a lasciare il segno. A dimostrare che la memoria è viva e non è soltanto un esercizio retorico. Il 47esimo anniversario della vile strage di Peteano costata la vita a tre giovani militari di stanza nel Goriziano, il brigadiere Antonio Ferraro e ai carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni, ricordata a Sagrado con due distinti appuntamenti (la tradizionale cerimonia al mattino e un momento di approfondimento proposto da Orizzonti Comuni col patrocinio del Comune nel pomeriggio alla sala civica di via Dante Alighieri) ha riservato dei momenti particolarmente toccanti nel corso della conferenza moderata da Barbara Perazzi e che ha avuto per relatori Anna Di Gianantonio e Oliviero Paoletti. Il primo, la lettura di una lettera della nipote di Dongiovanni, Luigina, da parte della stessa Perazzi. «Non possiamo essere lì tutti gli anni, ma tu sei con noi tutti i giorni – le commoventi parole – Invecchi con noi, ridi con noi, ti arrabbi con noi. Non si può tornare indietro, per cui andiamo avanti con te: sei con noi quando Marina e Gioele fanno le fare di nuoto, quando prepariamo i pranzi di Pasqua e di Natale, quando viviamo ogni giorno ed ogni domenica. Eri lì il giorno della mia seconda laurea con una tesi intitolata a te “Un episodio della strategia della tensione: l’attentato di Peteano”. Parole che non leggerai mai ma che onoreranno te, Antonio e Donato in eterno. Sei nel cuore di tanti, goriziani e uggianesi, amici e parenti. Lì accanto a noi, dove è giusto che tu sia».
Ma a toccare il cuore dei presenti è stata anche la visita a sorpresa di una persona che (pur rimasta nell’anomimato) ha preso la parola per fonire la propria testimonianza: era un bambino di 6 anni quando avvenne la strage, e abitava nella casa vicina a quella del carabiniere Dongiovanni, con i suoi 23 anni il più giovane a perire nella strage. Oggi quel bambino è un tenente colonnello dei Carabinieri. Ha voluto essere presente e raccontare la sua storia ai sagradini. Dongiovanni era in servizio al Nucleo Radiomobile di Gradisca dal settembre 1971. —
L. M.
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