Pitoni, gechi e iguana: il fascino degli esotici “strega” i triestini

Sono migliaia i triestini che accolgono in casa rettili e animali meno comuni. Ma non sempre i proprietari sono pienamente consapevoli delle loro esigenze  

TRIESTE Sono animali con abitudini, dinamiche e un fascino completamente diversi da quello dei più comuni animali domestici. Una diversità, la loro, che comunque piace ai triestini. Parliamo degli animali esotici che, ormai, sono migliaia anche in città.

Come detto accarezzare un drago barbuto è decisamente diverso rispetto a coccolare un morbido cagnolino, eppure anche queste specie animale hanno un loro mercato. In crescita anche a Trieste. Camaleonti, pitoni reali, gechi, tartarughe sternotherus carinatus. Una rapida visita nel negozio di piazzetta Puecher, Tropical Zoo, specializzato anche nel fornire prodotti e alimenti specifici, apre una finestra su un mondo animale completamente diverso. C’è chi entra anche per curiosità, chi per trovare un integratore idoneo a rafforzare il carapace di una tartaruga, e chi invece cerca un animale non convenzionale da tenere in casa. «Teniamo alcune specie ma - specifica il titolare Andrea Gallessi - su ordinazione procuriamo, sempre e solo da allevamenti autorizzati, anche animali più impegnativi come, ad esempio, l’ iguana che per una questione di spazio e, quindi, di benessere dell'animale, non teniamo qui esposti».

La legge sull'importazione, il commercio, la detenzione di certe specie di animali esotici è molto dettagliata ed è bene informarsi prima di mirare ad accoglierne uno tra le mura domestiche. Una scelta in tal senso va fatta in modo molto ponderato. Troppo spesso quando questi animali diventano eccessivamente ingombranti e impegnativi, o quando la novità è sfumata, il terrario è diventato troppo piccolo o le spese veterinarie sono troppo alte, queste bestiole vengono abbandonate. Ne è la prova l'elevato numero di tartarughe liberate nel laghetto del Giardino pubblico, per non parlare di quelle accolte dall'Enpa che, negli anni, ha ospitato anche dei pitoni abbandonati. «A Trieste c'è una buona richiesta di questo tipo di animali, - ammette Gallessi - e non necessariamente da parte di persone estrose o particolari, anzi. Il mercato online, visto che la spedizione è vietata, è scarso. Io, quando mi trovo di fronte ad una persona che decide di approcciarsi per la prima volta a una di queste specie, faccio le dovute valutazioni sulle capacita di gestione di un animale di questo tipo, informandola sulle abitudini e le esigenze alimentari ma anche di habitat e di spazio dell'animale. Deve essere un acquisto consapevole, ben ponderato».

In nessun caso – ma questo vale per tutti gli amici che abbiamo in casa – l'animale esotico va considerato come un trofeo o un qualcosa di pregio da mostrare agli amici e di cui vantarsi: è un essere vivente e, come tale, merita tutto il rispetto. È dovere di chi ha in casa un animale esotico fare di tutto perché viva in un habitat idoneo, perché sia nutrito in maniera adeguata e riceva le cure necessarie tenendo anche conto che a Trieste ci sono un paio di ambulatori veterinari specializzati in esotici che possono. «Un'altra valutazione che va fatta - sottolinea Galessi - è sulla longevità di alcune di queste specie: un geco, ad esempio, può vivere 25 anni». —


 

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