Pizzoni: «Ho avuto paura ma sono rimasto vigile»

SAN CANZIAN D’ISONZO. «Per fortuna sono paraplegico: se fossi stato in piedi, forse avrei riportato fratture a tibia e perone». Scampato il pericolo, il giorno dopo l’investimento, Paolo Pizzoni, ex sindaco di San Canzian d’Isonzo, guarda la parte piena del bicchiere riuscendo anche a trovare la maniera di scherzarci sopra. In seguito allo scontro di venerdì ha riportato solo una botta al gomito. Il danno maggiore è quello causato alla carrozzina su cui si trovava seduto, subito sostituita da un’altra sedia a rotelle.
Pizzoni è stato centrato da una Fiat Panda mentre attraversava le strisce pedonali in largo Garibaldi. «Ho visto svoltare la macchina dalla statale 14 e ho subito capito che non si sarebbe fermata in tempo - ricorda Pizzoni -. Ho provato a spingere più forte sulle ruote, ma mi sono mancati venti centimetri per evitare che mi colpisse. Ha piegato la carrozzina e mi ha sbalzato sull’asfalto». Nessun déjà-vu però. Dell’incidente che all’età di 7 anni lo ha costretto sulla sedia a rotella, non ha alcun tipo di ricordo perché da bambino era finito in coma. «Riconosco d’aver avuto molta paura - racconta lodando la professionalità e l’organizzazione del personale del 118 e del pronto soccorso -, ma sono rimasto sempre cosciente anche perché i marciapiedi erano lontani e non ho sbattuto la testa. Visto che sono paraplegico e che dalla lesione in giù non ho sensibilità del corpo, ho chiesto a chi si è avvicinato per aiutarmi di lasciarmi a terra e di chiamare un’ambulanza».
In ospedale i sanitari hanno escluso fratture e lesioni importanti. Per le contusioni hanno invece sciolto una prognosi di 10 giorni e dimesso il paziente già in serata. Nei prossimi giorni potrebbero emergere nuove “botte”, ma il paziente non è certamente in pericolo. «Lo spirito è alto, anche se avrei preferito non rimanere coinvolto in questa vicenda nel mio primo giorno di ferie. Comunque, cercherò di essere in forma».
L’incidente riporta in primo piano le difficoltà che spesso incontrano i disabili: «Nel nostro comune per fortuna non ci sono grosse barriere architettoniche nelle strutture pubbliche. A penalizzare tutto il paese è piuttosto la strada statale che lo taglia in due parti. Attraversarla è sempre un’incognita. In ogni caso, non è stato il mio caso: io venerdì attraversavo su un passaggio pedonale interno».
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