Pola, dopo oltre 50 anni i rom della baraccopoli ottengono una casa

Iniziate le demolizioni. Nell’area, vicina all’Arena, vivevano in condizioni drammatiche famiglie con numerosi bambini

Pola

È finalmente iniziata la rimozione della baraccopoli nelle vicinanze dell’Arena di Pola: un insediamento che per decenni ha costituito un’offesa non solo per l’immagine turistica della città, vista la posizione in cui era collocato, ma soprattutto per la dignità della sessantina di persone che vi abitano. Si tratta di una decina di famiglie rom con numerosi bambini, per le quali l’amministrazione cittadina ha messo a disposizione degli alloggi di sua proprietà.

Il rumore delle ruspe in azione ha attirato l’attenzione di numerosi passanti, ma anche dei rom accorsi da ogni parte della città per assistere allo smantellamento di quelle che per tanti anni erano le abitazioni dei loro parenti, amici, connazionali. Le famiglie vi si erano insediate abusivamente nel 1967, dopo che se ne erano andati i lavoratori dell’azienda Ikus per i quali l’insediamento di baracche era stato costruito. Da allora e per tutto questo tempo hanno vissuto in condizioni inaccettabili. Le installazioni elettriche erano estremamente precarie e ad alto rischio di incendio. L’acqua per lavarsi e cucinare veniva riscaldata sui fornelli. Una bambina di 10 anni era finita di recente sui giornali perché aveva reso noto il suo sogno di trasferirsi in una vera casa «dove potersi lavare normalmente».

Nel corso degli anni numerosi rom avevano hanno lasciato la baraccopoli per recarsi all’estero in cerca in maggior fortuna. Ma c’era chi era rimasto. In una baracca viveva una famiglia con nove figli, le cui uniche fonti di sostentamento derivano dagli aiuti sociali e dalla vendita dei vuoti di plastica che raccolgono nei cassonetti delle immondizie.

Una situazione alla quale dunque ora si potrà porre rimedio. Eppure ci sono voluti dei decenni. Il fatto è che l’area è rimasta a lungo oggetto di un contenzioso fra il municipio e un privato cittadino. Solo di recente il municipio ha avuto partita vinta in tribunale, per cui ora finalmente si può archiviare questo infelice capitolo di storia cittadina. Non è stato ancora stabilito da parte del Comune in che modo l’area verrà utilizzata dopo la demolizione della baraccopoli: si parla comunque di un uso pubblico collegato alla vicina presenza dell’Anfiteatro romano. —



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